In Terza commissione è iniziata la discussione sulle modifiche al calendario venatorio in vista della stagione di caccia 2021-22. Il documento, in via di elaborazione, ricalca lo schema delle precedenti stagioni, con 3 giorni di preapertura nel mese di settembre (giorni 1, 5 e 12) e l’apertura generale domenica 19. La novità consiste nell’introduzione della caccia di selezione anche per il cinghiale.
In braccata si potrà cacciare dal 3 ottobre al 2 gennaio mentre la data per la caccia di selezione agli ungulati sarà il 13 giugno, fino al 31 marzo 2022 per il cinghiale. Solite limitazioni, dal 1 al 31 gennaio, con la sola attività da appostamento, qualche limite in più nel carniere per quanto riguarda tortore e allodole, come chiesto dal Ministero in quanto trattasi di specie in sensibile diminuzione.
Perplessità desta l’inserimento di ulteriori valichi montani, Bocca Trabaria e Passo Carosina, quali rotte di migrazione dell’avifauna, chiesto dall’Ispra e in conformità col Piano faunistico venatorio che richiama la legge 157 circa l’individuazione di aree interessate da flussi migratori. Non si potrà cacciare per un raggio di mille metri dal valico.
Il consigliere della Lega Valerio Mancini ha già fatto sapere che voterà contro un siffatto provvedimento, “perché anche nelle zone dei valichi indicati gravano massicce presenze di cinghiali che continuano a costituire un enorme problema e anche perché non è chiaro se analogo provvedimento verrà preso dall’altra parte dei valichi, ovvero dalla Regione Marche. Non vorremmo si creasse disparità fra cacciatori umbri e marchigiani e, restando così le cose, il mio sarà un voto contrario”. Anche il capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli, ha manifestato perplessità sulla questione e ha chiesto di approfondirla nei dettagli, sentendo anche i colleghi delle Marche.
In ogni caso la vicenda è solo agli inizi: la presidente Pace ha annunciato che su queste scelte vi sarà interlocuzione con le associazioni venatorie e con quelle agricole, auspicabilmente alla presenza dell’assessore regionale Roberto Morroni. (Regione Umbria)