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I Conservatori Europei e la tutela della biodiversità


venerdì 4 giugno 2021
    

 
Si è svolto giovedì 3 giugno il webinar organizzato dall'europarlamentare Pietro Fiocchi e promosso dal Gruppo europeo Conservatori e riformisti dal titolo Mondo rurale: biodiversità fragile e nascosta. Un focus sui temi più delicati che riguardano il mondo rurale sulle necessità e le problematiche più impellenti.  Sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni europee e nazionali. 

In particolare segnaliamo il contributo di Virginijus Sinkevičius, Commissario Europeo per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca, secondo cui è fondamentale che  la strategia UE per la tutela della biodiversità  per il 2030 diventi una priorità per tutti e coinvolga tutti i settori al fine di mitigare gli effetti in atto del cambiamento climatico. "I Piani nazionali di recupero e di resilienza - ha detto - forniscono un'opportunità unica per gli stati membri di investire nella protezione della biodiversità, un esempio è la rinaturalizzazione della valle del Po, completati dalla Pac e dai fondi strutturali questi piani Ue, aumentaranno la resilienza delle aree rurali, come quella del nord d'Italia. Sinkevičius ha parlato anche dell'importanza di raggiungere gli obiettivi della direttiva quadro delle acque per proteggere i delicati ecosistemi di laghi e fiumi. Quest’anno - ha concluso - vedremo una nuova spinta al risanamento per aiutare la Natura a guarire. Spero che con azioni come queste e sforzi concentrati a livello nazionale, regionale e locale potremo invertire il danno”.

Nel suo Contributo video, Giorgia Meloni, Presidente del partito ECR, ha parlato dell'impegno dei conservatori europei a tutela dell'ambiente, facendo presente che il mondo rurale è un macrocosmo che vive in perfetta armonia con la biodiversità perchè è da questa che trae sostentamento da diverse generazioni. "Chi più del contandino, dell'allevatore, del cacciatore può essere interessato a difendere la natura in cui vive e opera? Nessuno" ha detto Meloni, sottolineando che bisogna puntare su un'agricoltura di precisione, mirata alla riduzione dei consumi idrici e dell'uso di fitofarmaci garantendo la qualità dei prodotti agricoli. Secondo Meloni le aziende devono essere accompagnate verso la transizione ecologica, con obiettivi graduali e realistici  puntando su tecnologia e energie rinnovabili.

Mihail Dumitru, Vicedirettore generale per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, ha parlato dell'importanza di riconvertire aree delicate per la tutela di habitat e specie, attraverso lo strumento della Politica Agricola Comune e delle nuove politiche europee in via di definizione, attraverso supporti agli agricoltori per permettere di sopravvivere e vivere in armonia con la natura, con ad esempio contributi compensatori in particolare nei terreni montuosi per consevare pratiche tradizionali. 

David Scallan Vice Presidente e segretario generale FACE., ha parlato del recente rapporto che ha evidenziato il contributo positivo del mondo venatorio contro il declino della biodiversità grazie ai tanti progetti attivati sui territori europei, come i tanti esempi di protezione di terreni paludosi e aree umide. In particolare ha portato l'esempio dell'Italia dove i cacciatori gestiscono 24 mila ettari di aree umide in 4 regioni: Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Scallan ha poi parlato dell'importanza delle nuove strategie della Pac, che devono necessariamente tenere conto della protezione della piccola selvaggina attraverso progetti mirati. 

Jūrgen Tack, Direttore della Ricerca E.L.O. che si è concentrato sul fenomeno dell'abbandono dei terreni agricoli e pastorali montani, a causa dei cambiamenti climatici e da fattori sociali ed economiche. La Pac, ha detto, attualmente non dà strumenti adeguati per permetterne la sopravvivenza. Il lupo ha un ruolo importante in questo fenomeno, a causa dei troppi attacchi a fronte delle inadeguate forme di sostentamento.  Un altro problema è come impattano e interferiscono i vincoli delle aree protette sulle piccole economie rurali. 

Ilaria Fontana, Sottosegretario alla Transizione Ecologica della Repubblica Italiana, ha portato i saluti istituzionali del ministro Cingolani e ha parlato dell'importanza di tutelare la biodiversità a tutti i livelli a partire dai necessari forzi dell'agricoltura.

Giorgio Aldo Salvatori, Presidente Wilderness Italia, ha parlato del drammatico divario tra mondo metropolitano e mondo rurale. Il mondo rurale, ha ricordato, è sempre più sotto attacco da chi ignora i complessi meccanismi che regolano le attività dell'allevamento e dell'agricoltura. "Per l'agricoltura - ha aggiunto - è difficile sostenere i costi a fronte di una concorrenza spietata. Per l'allevamento c'è la problematica dei lupi, un dramma esasperato in particolar modo in Italia, a fronte di una crescita geometrica dei branchi, sottostimata". Tutto questo a fronte di una sostanziale inefficacia dei metodi dissuasivi proposti. 

Davide Granieri, Vicepresidente Coldiretti, ha portato i saluti del Presidente Prandini e ha portato l'attenzione sulla necessità di un ambientalismo più pragmatico e connesso con le problematiche dell'agricoltura. A tutela della biodiversità gli agricoltori pongono al centro la necessità di puntare su filiera corta e all'agroalimentare di qualità. Anche Granieri si è soffermato sulla necessità che la Pac distribuisca aiuti per gli agricoltori al fine di ridurre l'uso di pesticidi e colture dedicate.

Nicola Procaccini, Eurodeputato ECR-FDI, Capo Dipartimento Ambiente FdI, ha parlato dell'approccio politico del proprio gruppo sui temi dell'ecologia, distante dall'ideologia ecologista di sinistra protezionista, ha detto, in coerenza con una visione antimaterialista del patrimonio naturale (l'uomo visto come custode del creato). Ha parlato anche di caccia, "un'attività antica non fine a se stessa, che ha un radicamento spirituale, che dà sacralità al nostro rapporto con il mondo animale".
 
Intervenendo in chiusura dell’iniziativa di FdI - ECR, infine  l’On.Fiocchi, ha parlato delle specie problematiche in particolare del lupo, oltre che di specie invasive come il cinghiale, la nutria, il cormorano e i corvidi. "L’approccio sinora adottato si dimostra insufficiente e permeato da un approccio ideologico distante dalla realtà” ha detto Fiocchi.  Sia Procaccini che Fiocchi hanno poi annunciato  che a luglio verdra’ la luce il “ Manifesto dell’ Ambiente” di FdI/ ECR, una tema che il partito vuole affrontare in modo pragmatico”.

 

 

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11 commenti finora...

Re:I Conservatori Europei e la tutela della biodiversità

Fà tanto moda parlare di biodiversità, ma cosa ha fatto la politica fino ad oggi ? NIENTE ! Si limitano a cavalcare l'argomento che può portargli qualche voto . E non cè destra o sinistra che tenga, il comportamento rimane simile e invariato.

da bretone 07/06/2021 18.22

Re:I Conservatori Europei e la tutela della biodiversità

Mah con tutti questi "webinar"tradotto in italiano (SEMINARI)cosa raccolgono????????? Aspettano che qualcuno si faccia prete o frate??????

da Fucino Cane 06/06/2021 11.46

Re:I Conservatori Europei e la tutela della biodiversità

....Più che gli piacerebbe, più consono è scrivere VORREBBE, ma per il boccalone!....

da 99 05/06/2021 13.41

Re:I Conservatori Europei e la tutela della biodiversità

Incrociamo le dita, auspicando che una politica che si sta facendo spazio tra le opprimenti ideologie radicate in certi partiti che ci governano pur non essendo stati votati, possa ribaltare un pò la situazione sull'intero mondo rurale. Valutando il dafarsi, non basandosi su ideologie assurde e controproducenti, ma bensì su elementi concreti che puntano ad un miglioramento vero. Forza On. Meloni

da Hunter74 05/06/2021 0.48

Re:I Conservatori Europei e la tutela della biodiversità

Che dire....questi sono pagati,...,ore di parole,chi porta I saluti di questo o quello, morale, come nelle favole, loro, vissero felici e contenti...

da Mario 04/06/2021 22.33

Re:I Conservatori Europei e la tutela della biodiversità

Ti piacerebbe eh....

da SERGIO BERLATO 04/06/2021 21.46

Re:I Conservatori Europei e la tutela della biodiversità

E Berlato? Che fine ha fatto? Non è più a Bruxelles? Ha lasciato il partito? Fateci sapere.

da Sennò non dormo 04/06/2021 20.03

Re:I Conservatori Europei e la tutela della biodiversità

Ho paura che da questa riunione,sono uscite parole tante,mah fatti pochi!!!!!

da Fucino Cane 04/06/2021 15.34

Re:I Conservatori Europei e la tutela della biodiversità

Assumere una posizione favorevole alla gestione venatoria osservando che il cacciatore è tra le figure interessate al mantenimento di un'integrità ambientale, oltre che essere vero è un concetto la cui esposizione denota anche coraggio politico in una materia sfruttata e strumentalizzata da tanti politicanti a favore dei nostri avversari animalisti. Grazie all'Onorevole Meloni per l'intervento puntuale ed esauriente.

da Flavio romano 04/06/2021 15.30

Re:I Conservatori Europei e la tutela della biodiversità

Bravi Giorgia Meloni e Pietro Fiocchi avanti senza paura!

da Pojana Orobica 04/06/2021 15.09

Re:I Conservatori Europei e la tutela della biodiversità

Cara Giorgia, sarebbe il caso di fare capire all'inutile carrozzone europeo che ad esempio abolire il piombo è una emerita cazzata, al pari di quando hanno legiferato sull'angolo di curvatura delle banane.

da Fede 88 04/06/2021 12.04