3,300 cinghiali, tanti sono quelli previsti dal Piano Regionale straordinario per il contenimento della specie soltanto nella Provincia di Perugia, tanti ne ha stabiliti l'Osservatorio Faunistico Regionale sulla base dei rilevamenti effettuati.
Gli allarmi per l'agricoltura e addirittura per l'incolumità delle persone si sono susseguiti per mesi, ora prendono il via gli abbattimenti. Alle Provincie l'onere di applicare la decisione regionale incaricando gli ATC di coinvolgere le squadre iscritti negli appositi registri, in sintonia con le Associazioni Venatorie.
Alle squadre, una trentina in tutto, il compito di abbattere un numero minimo di capi minimo a seconda delle diverse zone e dei danni riscontrati nelle stesse. Gli abbattimenti di qui al 15 luglio (data entro cui dovranno terminare) sono autorizzati in forma di attesa e tecniche affini, esclusa la battuta e la braccata per evitare di disturbare le altre specie in fase riproduttiva, riguarderanno anche alle aree protette, con l'autorizzazione dell'Ente gestore.
In ciascun intervento partecipano da 3 a 6 cacciatori a seconda delle tecniche messe in atto, alla presenza di una Guardia Giurata Volontaria di giorno, mentre se gli interventi vengono effettuati in ore notturne le Guardie Giurate Volontarie sono 2.
In ciascun Distretto di Gestione (12 nell’ATC 1 e 9 nell’ATC 2), sono stati autorizzati e possono partecipare ai prelievi, i proprietari e conduttori dei terreni disponibili (circa 200), in possesso della licenza di cacca, i cacciatori delle squadre cinghialiste iscritte al distretto, i cacciatori delle altre forme di caccia e 60 Guardie Giurate Volontarie, che effettuano la vigilanza in ciascun intervento.
Gli interventi effettuati dall’avvio del piano straordinario sono stati 23 per la maggior parte di notte e sono stati abbattuti 14 cinghiali. La Provincia ha anche pubblicato un avviso per l’assegnazione delle recinzioni elettrificate, distribuendo numerose strutture, che si vanno a sommare a quelle già assegnate negli anni precedenti.
(Tam Tam)