Si susseguono senza sosta i botta e risposta sulla caccia e sulla mancata (per ora) riforma della 157 fra il Ministro Zaia e l'on. Berlato (Vedi link sotto), alla vigilia della tornata elettorale che deciderà quali saranno i nostri rappresentanti al Parlamento Europeo, ma che sarà anche un banco di prova per verificare i rapporti fra le varie forze politiche in campo (destra e sinistra, PDL e Lega), in vista dei nuovi assetti regionali e nazionali.
Per quanto riguarda i cacciatori, che soprattutto attraverso i blog li seguono per la verità un po' frastornati (la sinistra che si picca a sostenere una caccia responsabile, ma poco si adopera per ricercare equilibri minimamente ragionevoli, dando sfogo a bagarre partigiane; la destra che si litiga su una leadership che finora ha lasciato a bocca asciutta anche i cacciatori più ragionevoli), poco importa se le loro richieste vengono esaudite da questo o da quello.
L'importante sarebbe ottenere dei risultati. In particolare, dal Ministero dell'Agricoltura, dal Ministro Zaia e dal Governo (Consiglio dei Ministri nella sua interezza, che comprende anche la Brambilla e la Prestigiacomo, ma anche Fitto, Ronchi, Tremonti e, perchè no, Silvio Berlusconi), sarebbe bello sapere cosa, come e soprattutto quando [ovvero: tempi certi] finirà questo rimpallo da qua a là delle Camere, al Governo, ai Ministeri, alla Commissione e al Parlamento Europeo, alle Regioni, alle categorie (oggi ormai definite stakeholders: cacciatori, ambientalisti, agricoltori, produttori etc.).
Dall'on. Berlato, che a furor di popolo tornerà a rappresentare i cacciatori del Nord Est al Parlamento Europeo, c'è da augurarsi che si faccia promotore di un coinvolgimento diffuso dei suoi colleghi italiani [partecipazione attiva all'Intergruppo Caccia e cultura rurale] nel perorare la causa venatoria nostrana (modifica della Direttiva Uccelli soprattutto per quanto riguarda l'elenco delle specie cacciabili e i tempi di caccia [documento Ornis], corretta interpretazione della direttiva Habitat - Rete Natura 2000 [ZPS e SIC], rapporto coerente e fattivo fra Commissione Europea e Governo Italiano, coordinamento delle strategie con l'intergruppo Caccia Pesca e Tiro nostrano; utilizzando nel contempo il consenso acquisito in casa nostra per favorire una maggiore coesione fra le varie anime del mondo venatorio e una indispensabile mediazione fra le varie componenti della società.
Per conquistare alla caccia quella legittimazione diffusa di cui c'è bisogno per raggiungere – al più presto, ovviamente - il massimo dei risultati possibili.
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