Sale il malcontento dei cacciatori campani dopo la pubblicazione del Calendario Venatorio regionale per le decisione assunte dai tecnici regionali “purtroppo, lontane da quei dati, tecnici, scientifici e giuridici, che pure le scriventi Associazioni si erano premunite di fornire alla Regione Campania” scrivono in una nota Anuu, ArciCaccia, Enalcaccia, Fidc, Italcaccia.
In particolare sconcerto per la mancata previsione della preapertura, ovvero della possibilità di anticipare il prelievo ad alcune specie a far data dall’1°settembre, prevista dall’art. 19, comma 2, L. 157/1992 strizzando l’occhio alle richieste animaliste. Secondo le associazioni, la Regione ha disatteso le richieste provenienti dal mondo agricolo laddove, da più parti, veniva palesata l’esigenza di contenere le specie problematiche.
Alcune note positive ci sono, come la reintroduzione del concetto di apertura generale alla terza domenica di settembre per 17 specie di fauna migratoria, rispetto alle 3/4 consentite negli ultimi anni, o l'allungamento del periodo per la quaglia fino al 29 novembre.
Infine le associazioni evidenziano palesi contraddizioni inserite nella delibera di approvazione del calendario dove da un lato si autorizza la caccia al colombaccio dalla terza domenica di settembre 2021al 31 gennaio 2022 e dall’altro se ne autorizza il prelievo solo da appostamento fisso e con carniere giornaliero massimo di cinque capi dal primo gennaio 2022 al 10 febbraio 2022 o l’inspiegabile divieto di addestramento cani dal 01 settembre al 15 settembre 2021.
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