Sullo scoccare del termine della campagna elettorale, in un clima infuocato che vede i diversi schieramenti e partiti politici guerreggiare a suon di colpi più o meno bassi (vedi polemica Zaia – Berlato) il Senatore Franco Orsi ricorda ai cacciatori l'importanza del momento elettorale rispetto al futuro della caccia.
In Europa c'è in programma la revisione della Direttiva 79/409 che in Italia vieta la caccia a storno e fringuello ma ci si gioca molto anche sul piano delle nuove amministrazioni provinciali che approveranno i prossimi piani faunistici, i calendari venatori e indirizzeranno gli Atc.
Un anno di Governo Berlusconi, dice Orsi, è un anno di “proposte, battaglie e dibattito sulla caccia” e mentre in questa campagna elettorale si è assopita la “guerra alla caccia” degli organi di informazione, Orsi confessa di aver partecipato a diverse assemblee di cacciatori “perchè – dice - spero che dal voto venga una spinta alla riforma che ricomincia l’iter il 9 di giugno!”.
Poi in riferimento all'ultimo intervento della Cenni dice “nel PD parlano di caccia solo gli animalisti ed ogni volta per dire che le proposte in discussione sono squilibrate”, “Gente – ribadisce il senatore - che non sa nulla di cosa sia la cultura venatoria e la caccia”, insomma “dal centrosinistra nessuna proposta in positivo”.
Secondo Orsi è invece positiva la “competizione” sviluppatasi all'interno dello schieramento di centro – destra “Guardando ai prossimi giorni e non tanto al recente passato mi fa piacere la scesa in campo di esponenti di Governo, le parole del Ministro Scajola all’EXA, quelle del Suo collega Zaia in questi giorni e, soprattutto, la telefonata di Berlusconi all’assemblea di Vicenza che si è espresso inequivocabilmente sulla prosecuzione dell’iter della riforma”.