Anche la Regione Emilia Romagna si arrende e toglie la tortora dalla preapertura. Lo comunica Arci Caccia Emilia Romagna, la quale ha scritto all’Assessore Regionale ringraziandolo del lavoro svolto, ma sottolineando le mancanze del Governo su questa vicenda:
Gentile Assessore,
prendiamo atto del lavoro, preciso e puntuale, da Lei e dai suoi uffici, svolto per consentire di cacciare la tortora in preapertura in maniera conforme alle direttive Europee, La ringraziamo.
Lavoro e impegno purtroppo inutili.
Occorre stigmatizzare il comportamento del Ministero e degli organismi tecnici competenti che con assoluta solerzia, impongono in maniera generalista a tutte le Regioni la moratoria di fatto e con altrettanta risoluta inerzia, non danno corso all’ approvazione del PIANO NAZIONALE come deliberato nella competente commissione presso la Conferenza Stato Regioni.
Nell’ottica che i Piani di Gestione saranno sempre più lo strumento principe per cacciare la selvaggina migratoria, vedere tale livello di onestà intellettuale e apprendere che neppure le Istituzioni, quale quella da Lei rappresentata, riesce ad avere le risposte dovute ci preoccupa e non ci fa ben sperare per il futuro.
In particolare mi permetto di dubitare sulla Sua affermazione che trattasi di sospensione limitata alla stagione venatoria in corso, spero di essere smentito.
Questa situazione vedrà le Associazioni venatorie impegnate in una battaglia unitaria per fare chiarezza tra legittimi obiettivi politici e corrette procedure amministrative a tutti i livelli.
Non nascondo che ci piacerebbe in questa dialettica avere il supporto delle Regioni che secondo me, se non altro per garbo Istituzionale, non meritano di essere additate quali responsabili di questa situazione essendo loro a dovere gestire il rapporto coi cacciatori.
Cordialmente
Christian Maffei
ARCI CACCIA REGIONALE
Qui la lettera dell'Assessore Mammi alle associazioni venatorie
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