E’ in pericolo il mantenimento della caccia alla coturnice in Lombardia. L’Ufficio Caccia della Regione avrebbe inviato una richiesta urgente ai Comprensori Alpini Lombardi di rifare entro 5 giorni i Distretti di Gestione della coturnice perché quelli inviati ad Ispra per un parere sono stati bocciati dallo stesso Ente". Lo comunica in una nota la Federcaccia di Brescia.
Le Linee Guida regionali sono state approvate nel dicembre scorso dalla Giunta di Regione dopo che gli Uffici della Direzione Agricoltura hanno lavorato a questo progetto per almeno due anni, ricorda l'associazione, evidenziando che il problema della realizzazione dei Distretti è nato innanzitutto dalla loro dimensione, prevista sovra-comprensoriale, cioè a cavallo di più Comprensori ed inoltre sull’individuazione di aree vocate e non vocate.
"I Comprensori, spiega Fidc Brescia nella nota, si sono visti recapitare planimetrie, in cui erano considerate vocate aree in cui non sono state mai censite coturnici e considerate non vocate aree tradizionalmente ospitanti covate di questo galliforme. Insomma un pasticcio tremendo frutto, a nostro modo di vedere, dell’incomunicabilità tra Comprensori, tecnici faunistici, Uffici Territoriali e Ufficio caccia di Milano.
"A noi interessa che si vada a caccia alla coturnice - scrive Fidc Brescia -, visto che sono stati fatti censimenti che dimostrano concretamente, come deve essere quando si fa Gestione con la “G” maiuscola, che le coturnici ci sono e possono essere prelevate in numeri prestabiliti. Ed usiamo gli stessi termini dell’Ufficio caccia della DG Agricoltura: diamo 7 giorni di tempo per trovare una soluzione, cioè entro mercoledì primo settembre altrimenti cominceremo a ricostruire l’intera vicenda ed individuare i responsabili, siano essi della pubblica amministrazione che nei Comprensori".
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