I risultati ormai certi delle Europee confermano la sconfitta totale del partito dei Verdi italiano, che a differenza di quanto successo nel resto d'Europa, non ottiene nemmeno un seggio al Parlamento per il mancato raggiungimento della soglia del 4 per cento all'interno della lista Sinistra e Libertà, stessa sorte è toccata a tutte le rappresentanze della sinistra extra PD. Nel 2004, complice anche un diverso sistema elettorale, il gruppo dei Verdi ottenne 2 seggi in totale.
Le preferenze verso la coalizione che raggruppa anche il partito dei Verdi arriva soltanto al 3,12 per cento degli elettori italiani. Il fatto è singolare, perchè come dicevamo, sotto una nuova spinta ecologista mondiale di vera attenzione alle politiche ambientali, i Verdi europei stanno vivendo un periodo storico particolarmente favorevole ed hanno infatti visto aumentare la loro importanza in Europa, ottenendo 54 deputati con il 9,6% dei voti totali, rispetto al 6 % del 2004.
Anche se la portavoce della bandiera verde Grazia Francescato attribuisce la sconfitta alla mancanza di fondi per la campagna elettorale e definisce il risultato “più che dignitoso”, occorre analizzare che questo partito, in base ai risultati elettorali, dimostra di non essere in grado di portare avanti temi di fondamentale importanza come l'inquinamento e i cambiamenti climatici, altrove più che dibattuti e di non avere quella credibilità necessaria ad ottenere un degno consenso in Italia. Forse questa sarà finalmente l'occasione di un esame di coscienza all'interno del Sole che ride, che occorre ricordare, è l' unico partito italiano che nel proprio statuto si dichiara esplicitamente contrario alla caccia.
Dei 72 seggi italiani 29 vanno al Pdl, 22 al Pd, 9 alla Lega Nord, 7 all'Italia dei Valori, 5 all'Udc di Casini.