I risultati delle europee lasciano la porta aperta ad una più vasta considerazione della caccia rispetto al passato. Sono 4 per ora i nuovi eletti al Parlamento Europeo che hanno sottoscritto il Manifesto FACE e che quindi prenderanno parte, come promesso, all'Intergruppo Caccia sostenibile, biodiversità, attività rurali . Il numero degli eletti è comunque destinato ad aumentare, non appena i leader di lista che hanno ottenuto seggi in più circoscrizioni, cederanno il posto secondo le graduatorie.
Oltre alla riconferma dell'Onorevole Sergio Berlato (58.137 preferenze), primo firmatario del documento e impegnato da sempre sul fronte caccia in Europa, tra i candidati che hanno scelto di sostenere la caccia sono confermati anche il Vicepresidente uscente e probabile nuovo presidente del Parlamento Europeo Walter Mario Mauro (158.245 voti) e Gabriele Albertini (66.930 voti), uomo di punta della coalizione di Forza Italia ed ex sindaco di Milano, entrambi eletti nella circoscrizione Nord Ovest.
Passa anche Matteo Salvini ( già parlamentare UE e come Berlato già membro dell'intergruppo), eletto nella Circoscrizione Nord Ovest per la Lega Nord.
Tra i probabili ripescati ci sono Salvatore Tatarella (Pdl) nella circoscrizione Sud (62.459 voti), membro uscente della Commissione Ambiente al Parlamento Europeo e Paolo Bartolozzi (Pdl) votato da 62.459 elettori dell'Italia Centrale.
Da segnalare anche gli eletti che hanno firmato il documento per la sostenibilità proposto dal tavolo degli Stakeholders: Patrizia Toia (Pd, eletta nella circoscrizione Nord Ovest con 128.811 preferenze), Marco Scurria (Pdl, Circ. Italia Centrale), Francesco De Angelis (Pd, Italia Centrale, 85.690 voti), Paolo De Castro (111.872 voti) e Mario Pirillo (110.313 voti) entrambi del Pd, Italia Meridionale. Sarebbe bello che anche loro sottoscrivessero il Manifesto FACE.
A tutti questi, oltre alle congratulazioni e agli auguri di buon lavoro, aldilà dei rispettivi schieramenti, raccomandiamo di adoperarsi al massimo nell'interesse della caccia italiana. Alle associazioni venatorie, alle organizzazioni di categoria e a tutti coloro che hanno a cuore la nostra attività rinnoviamo l'invito ad assisterli e a collaborare con loro sia a Bruxelles sia nei collegi di riferimento.
L'impegno è gravoso, molti dei problemi della caccia italiana si risolveranno in Europa. E' per questo che dovremo tutti insistere affinchè insieme a questi nostri rappresentanti se ne possano aggiungere altri, fra gli eletti, che finora non hanno espresso la loro opinione sul Manifesto Face, ma non è detto che non lo possano fare appena insediati. Per la propria parte, fin da subito, Big Hunter si sente impegnato per questi obiettivi.