Il coordinamento delle associazioni venatorie piemontesi richiedono espressamente all’Assessorato Caccia di sospendere l’approvazione delle nuove Linee guida Cinghiale attualmente in definizione. Di seguito il testo della lettera inviata all’Assessore Agricoltura, Caccia e Pesca e all’Ufficio Caccia di Regione Piemonte.
Preg.mo Assessore Marco Protopapa,
Le scriviamo in merito alle “Linee Guida per la gestione venatoria e l’attività del contenimento del cinghiale nella Regione Piemonte”, inviate ad alcune Associazioni Venatorie (ma…non a tutte!), e per le quali entro lunedì 13 settembre queste stesse dovrebbero inviarvi le loro considerazioni scritte, od eventuali modifiche in merito a quello specifico documento.
Al di là del suo contenuto, che non ci convince affatto, le scriventi Associazioni Venatorie lamentano le modalità scelte dall’Assessorato per affrontare un così delicato argomento, e che hanno visto la Regione procedere senza avere un ben che minimo confronto diretto con le categorie che sono direttamente interessate al grave problema cinghiale (ormai divenuto vera e propria emergenza nazionale), ma che poi dovranno anche essere quelle che saranno chiamate ad intervenire per la risoluzione del medesimo!
Ciò, e ci creda se sottolineiamo come la nostra sia una presa di posizione ragionata e per nulla emotiva, francamente non è più accettabile, anche perché ci vi viene chiesto di collaborare con i Vostri uffici offrendo suggerimenti e consigli che, come ahimè insegna la storia recente, vengono poi regolarmente ignorati e cassati.
Abbiamo lottato anni per tutelare la caccia e difendere i diritti dei cacciatori piemontesi, scendendo in piazza e facendo sentire alta la nostra voce, ma ora ci sembra di essere tornati indietro nel tempo, con un’Amministrazione che ci ripropone lo stesso sistema che noi abbiamo combattuto.
Un argomento così delicato necessita invece di un lasso di tempo ben più lungo dei cinque o sei giorni che ci sono stati concessi per suggerire correzioni al documento, anche perché, ci creda, questo andrebbe integralmente ripensato e riscritto!
Ecco perché secondo noi queste “Linee guida” dovrebbero essere rimandate al prossimo anno, in modo che tutte le parti interessate (agricoltori, cacciatori e non solo loro) si possano esprimere con chiarezza, e senza dover fare frettolose considerazioni che potrebbero nuocere alla positiva gestione futura del problema cinghiale.
Inoltre, e ciò non è affatto elemento secondario, l’imminente apertura della stagione venatoria andrebbe in crisi se si dovessero applicare sin da subito tali disorganiche e imperfette Linee Guida.
In conclusione le Associazioni firmatarie della presente chiedono espressamente all’Assessorato Caccia di sospendere l’approvazione delle Linee guida del Cinghiale, almeno sino a quando non si potrà avere un serio confronto con le parti interessate.
Ultimo, e certo non meno importante, sollecitiamo l’Assessore a modificare quanto prima il Calendario Venatorio 2021-22, abrogando il secondo capoverso dell’art 1.1 lettera q dell’allegato A (qui sotto riportato), non più conforme alla Linee Guida (tanto quelle vigenti che quelle proposte da Voi), e quindi facilmente impugnabile:
– dal 1° al 31 gennaio con prelievo numerico-selettivo, anche con l’ausilio dei cani e suddivisione del territorio di ATC e CA in settori assegnati a singole squadre di cacciatori, secondo le specifiche disposizioni stabilite dalla Giunta Regionale:
Gli istituti venatori (ATC, CA, Afv, Aatv) deliberano i piani numerico-selettivi per il cinghiale e la suddivisione territoriale in settori -per il periodo compreso tra il 1° ed il 31 gennaio- e li comunicano al Settore Infrastrutture, Territorio Rurale, Calamità naturali in Agricoltura, Caccia e Pesca; lo stesso “Settore”, previa verifica di coerenza con quanto statuito dalla Regione, approva gli stessi.
Con l’inizio dell’attività venatoria la pressione esercitata dai cacciatori sulla specie cinghiale, se non interrotta da eventuali inasprimenti della pandemia da Covid-19, permetterà una sensibile riduzione del numero degli animali sul territorio piemontese, e molto probabilmente in questi tre mesi di caccia si avrà il tempo necessario per studiare a fondo le Linee Guida, ripartendo dal 1 gennaio con la nuova normativa e la caccia di selezione.
In attesa di una Sua gradita e sollecita risposta si inviano i più cordiali saluti.
F.I.D.C. Giorgio Rondano
ITALCACCIA Giuseppe Corno
LIBERACACCIA Giovanni Gallinaro
ENALCACCIA P.T. Fabrizio Lenzi
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