Grande manifestazione dei cacciatori francesi e di tutta la gente delle campagne a sostegno delle cacce tradizionali ingiustamente sospese dal consiglio di stato del paese translpino.
Più di 20.000 a Mont-de-Marsan, 15.000 ad Amiens, 10.000 a Redon, 9.000 a Folcaquier e 6.000 a Caen! Con gli incontri organizzati il giorno prima in diversi dipartimenti (Digione, Amiens, ecc.), più di 70.000 cacciatori hanno avuto il coraggio di difendere la loro causa nel fine settimana di apertura della caccia! Diversi dirigenti politici hanno così mostrato il loro sostegno, sia fisicamente che inviando messaggi! Da parte sua, il presidente della Federazione Francese della caccia Schraen, presente ad Amiens, ha potuto parlare di fronte a una folla pienamente impegnata nella sua causa! “Abbiamo dei demagoghi davanti a noi. Non chiederemo mai a un vegano di mangiare carne, ma che ci lasci in pace! Ci faccia vivere!”. Manifestazioni anche davanti alle proprietà del presidente Macron, per ricordargli gli impegni che aveva preso in campagna elettorale. Mentre il potenziale candidato Eric Zemmour, in questo momento molto visibile sulle reti, ha indicato da Nizza di aver sostenuto i cacciatori in questa mobilitazione, denunciando il doppio gioco di Macron. Il messaggio è abbastanza chiaro: se le popolazioni rurali si sentiranno ancora attaccate, arriveranno a Parigi.
Intanto, nei giorni precedenti, il Ministero della Transizione Ecologica ha sottoposto alla consultazione pubblica le nuove bozze di decreto relative alle cacce tradizionali. La Federazione nazionale dei cacciatori ha accolto con favore questa scelta del governo, che segue un dialogo franco e costruttivo, mentre le associazioni animaliste si sono già sollevate contro queste consultazioni.
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