Saranno oltre 70 i volontari che collaboreranno con la Polizia provinciale per garantire i controlli sulla caccia e la pesca; sono Guardie ecologiche volontarie (Gev), Guardie ecologiche di Legambiente (Gel), dei tre Atc modenesi, delle aziende faunistico venatorie, oltre alle guardie giurate volontarie della Provincia. La collaborazione dei volontari è regolata da una apposita convenzione che è stata rinnovata nei giorni scorsi, fino al 2024, dal Consiglio provinciale. Il documento stabilisce rapporti, compiti e responsabilità, oltre a prevedere un riconoscimento economico, calcolato sulla base delle percorrenze effettuate. Come ha sottolineato il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, «la collaborazione dei volontari è fondamentale per garantire un efficace presidio del territorio e favorire il regolare svolgimento di queste attività», concetto ripreso dalla comandante della Polizia provinciale Patrizia Gambarini, illustrando il provvedimento che prevede l’impegno delle associazioni a garantire un’attività di vigilanza ittico-venatoria di almeno 150 ore per ciascun associato, come previsto dalle direttive regionali, con il coordinamento della Polizia provinciale. I volontari potranno accertare eventuali violazioni amministrative e emettere le relative sanzioni; per svolgere questa attività, che viene eseguita senza portare armi, la Provincia fornisce tesserino di riconoscimento e promuove interventi di formazione e aggiornamento. Gli agenti della Polizia provinciale e i volontari controllano circa 160 mila ettari di territorio dove è consentita la caccia e il rispetto di tutti i divieti.