Anche in Austria sempre più donne si avvicinano alla caccia. Siamo già a un 10% con un livello ormai stabile del 20% fra le candidate all'esame di caccia. Tendenza molto apprezzata dal mondo della caccia, che da tempo non è più esclusiva dei maschi.
Petra Aichberger, una giovane cacciatrice della Bassa Austria, apparsa di recente in TV, ha rilasciato interessanti dichiarazioni al periodico Jagdfakten. Già a tredici anni ha cominciato a suonare il corno da caccia e ancor prima accompagnare a caccia il padre. Grazie alla musica ha frequentato questo mondo, appassionandosi ai racconti sulle varie esperienze. Più avanti si è formata accompagnando il padre per i censimenti dei cervi. "Quando si caccia - dice - si vive la natura in modo più intenso. Come escursionista posso godermi i momenti individuali, ma come cacciatrice posso conoscere l'intera area e gli animali nel corso delle stagioni. E ha imparato molto anche durante la formazione per acquisire la licenza di caccia. Le relazioni in natura e i vari modelli comportamentali degli animali selvatici ora mi sono molto più chiari. Come cacciatrice, posso anche impegnarmi più attivamente nella manutenzione del territorio. Vivo momenti unici lì."
Cacciatrice responsabile, lamenta la mancanza di consapevolezza dell'importanza della caccia da parte della gente che non la conosce. Soprattutto per quello che riguarda l'impegno dei cacciatori nella conservazione degli habitat, la manutenzione di siepi e rifugi per animali selvatici, l'attenzione alle specie che sono diminuite in questi ultimi anni. "Gli avversari della caccia - conclude - danno importanza solo al momento dell'abbattimento del selvatico, ignorando l'impegno per la protezione dell'ambiente, per la conservazione della biodiversità, per il mantenimento degli habitat."