Arci Caccia esprime solidarietà a William Baccini, il cacciatore bresciano che ha visto il proprio appostamento fisso alla minuta selvaggina vandalizzato da ignoti animalisti.
"Uno splendido giardino, in cui, mani indegne hanno lasciato dietro di sé solo devastazione e una sigla che richiama ad un gruppuscolo animalista, non nuovo a simili vigliacchi attacchi. Molti cacciatori, infatti, hanno dovuto subire attacchi di questo tipo, quando non si è trattato di ancor più gravi attacchi alle persone. Non più tardi dell’anno scorso, anche le strutture della nostra Associazione a Vicarello, in provincia di Livorno, sono state “visitate” da delinquenti comuni che si sono lasciati dietro lo stesso simbolo".
L’episodio, sottolinea Arci Caccia, è stato denunciato alle autorità e si spera che i responsabili siano assicurati alla giustizia. L'associazione esorta tutti i cacciatori a denunciare alle forze di polizia ogni episodio di abuso o sopraffazione, ricordando che i nostri uffici sono a disposizione per assistere i cacciatori che dovessero trovarsi di fronte a queste difficoltà. La caccia - sottolinea - è un’attività legittima, permessa dalle leggi della Repubblica, e non è tollerabile che le persone perbene che la praticano debbano subire le angherie di teppisti che cercano legittimazione nel fanatismo animalista.