"Tanto rumore per nulla, è bastata la pubblicazione di una mia foto con un trofeo di daino maschio per far scattare un putiferio di invettive irricevibili fino a numerose minacce di morte". Lo scrive oggi in un comunicato stampa l'eurodeputato FdI pietro Fiocchi.
"Mi recherò in Questura per l’identificazione e la denuncia dei responsabili - aggiunge -. La caccia è una attività consentita, lecita e regolamentata in tutto il mondo, in particolare in Europa. L’attività venatoria è una passione che annovera milioni di cacciatori in tutto il mondo, per praticarla è necessario innanzitutto avere la fedina penale pulita, superare accurate visite mediche e soprattutto esami selettivi".
Fiocchi si sofferma poi sul valore economico di questa attività, che, dice, oltre a generare centinaia di migliaia di posti di lavoro ed oltre un punto di PIL in Italia, ha una funzione ambientale che protegge l'agricoltura da danni della fauna e contribuisce a salvare vite umane dato che le collisioni con gli ungulati sulle strade sono purtroppo molto frequenti.
Poi si sofferma sul caso del sig. William Baccini, cacciatore bresciano, che la settimana scorsa proprio per la sua passione ed impegno a favore della caccia, ha avuto nel suo appostamento e casa di caccia, danni per oltre trentamila euro. Per non dire del disturbo dell’attività venatoria, un reato penale in numerosi stati d’Europa come nella vicina Francia e sanzionato amministrativamente nel nostro Paese.
"Io non ho nulla di cui pentirmi, né giustificarmi. Sono orgoglioso di essere cacciatore e di appartenere ad una famiglia di cacciatori da cinque generazioni.
Saranno invece coloro che mi hanno infamato e minacciato a doversi pentire" chiude Fiocchi.