Lo scorso settembre, il presidente della Federazione Spagnola dei Cacciatori, Manuel Gallardo, aveva scritto una lettera al capo del Governo, Pedro Sanchez, per contestare la politica anticaccia governativa.
In sintesi, il premier spagnolo risponde che "è consapevole dell'importanza della caccia nel mondo rurale" e si impegna per la "difesa di un'attività venatoria sostenibile". Rifiutando però un'incontro chiarificatore, pur sottolinenando - appunto - che il Governo "è consapevole dell'importanza della caccia nelle aree rurali e del suo contributo al rilancio economico e sociale. E in questo senso, l'esecutivo è impegnato nella difesa di un'attività venatoria sostenibile, che favorisca la biodiversità e tenga conto degli interessi di agricoltori e allevatori, consentendo azioni che soddisfino le pratiche richieste dal settore venatorio”. Lasciando però perplesso il presidente Gallardo, che reputa la risposta «totalmente contraddittoria, perché da un lato ci invita a presentare accuse dalla finestra, che già conosciamo abbastanza bene perché è un diritto del cittadino, e dall'altro ci dice che il Governo è impegnato nella difesa della caccia sostenibile”.
Per questo il presidente della RFEC chiede al governo "una posizione chiara e politiche che non continuino ad affogare la caccia e il mondo rurale". Come sembra succederà se andrà avanti la nuova Legge per la Protezione e i Diritti degli Animali, che influenzerà in modo assolutamente negativo la caccia. Soprattutto se aggiunta ad altre iniziative presentate dal Ministero per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica, con il suo capo, Teresa Ribera, anticaccia apertamente dichiarata; e il pericoloso e tendenzioso concetto di empatia con gli animali con cui i ragazzi e le ragazze spagnoli verranno "educati" attraverso la nuova Legge del Ministero dell'Istruzione e della Formazione Professionale.
Di fronte a questi attacchi, il presidente della RFEC ha avvertito Sánchez delle gravi conseguenze che queste politiche avranno se continueranno con la loro deriva eco-animale, convocando il settore e l'intero mondo rurale a una grande manifestazione a Madrid il 20 marzo 2022 .