Un incontro per parlare di giovani e di caccia. Questo il tema della serata del 14 dicembre su Meet, la popolare piattaforma di teleconferenza, che ha coinvolto il presidente Massimo Buconi e tanti ragazzi del “Gruppo giovani FIdC” nel primo incontro formale del Gruppo, che ha già presentato un regolamento per meglio inserirsi nella struttura di Federcaccia.
Carmelo Violante, nel ruolo di moderatore della videoriunione, ha esordito ringraziando “i ragazzi di Vicenza e di Novara, che hanno dato il primo impulso alla creazione di questa compagine”. Violante ha poi spiegato quali sono i principali punti all’attenzione del Gruppo: “Il nostro obiettivo è la crescita, per concentrarsi su chi ha in mano il futuro della caccia e dovrà diffondere la nostra passione. Poi la comunicazione, il tallone d’Achille del mondo venatorio. Infine la formazione, perché in un mondo complesso come il nostro sapere cosa vuol dire ‘andare a caccia’ è fondamentale. E ancora la gestione, per far conoscere la presenza nell’associazione”.
È poi intervenuto l’altro moderatore, Marco Francesi, che ha spiegato l’approccio “nuovo e diverso che vogliamo avere. Dobbiamo saper dialogare con i gruppi che abbiamo vicino: transizione green, comunicazione, animalisti, gestione ambientale. Per farlo dobbiamo avere la capacità di essere un punto di riferimento del mondo venatorio, sia online che sul territorio”. Francesi ha poi presentato la struttura che si vuole mettere in piedi: “Oggi vogliamo gettare fondamenta da cui crescere: questo non è il punto di arrivo ma di partenza. Crediamo, grazie a chi già oggi fa parte del nostro gruppo, di avere le competenze, esperienza e la presenza sul territorio necessaria per agire bene. Tutti abbiamo determinazione e voglia di mettersi in gioco”.
“Sono fiero di essere qui, questo gruppo è una grande occasione per la nostra Federazione”, ha esordito il Presidente nazionale Massimo Buconi. “La struttura di Federcaccia è una grossa opportunità, ma può presentare anche un rovescio della medaglia – ha proseguito – perché ci fa essere grandi, ma complessi; solidi e sicuri, ma a volte lenti. Siamo strutturati su migliaia di gruppi e sezioni locali, che ci rendono presenti anche nelle realtà più piccole, ma non sempre riusciamo a sfruttare le nostre potenzialità proprio perché l’informazione non si diffonde così capillarmente come sarebbe necessario”.
Altro tema fondamentale affrontato dal Presidente è quello della maggior presenza dei giovani nei quadri dirigenti. “I nostri dirigenti sono profondamente legati alla Federcaccia, hanno fatto e fanno il suo bene e dobbiamo ringraziarli, ma dobbiamo anche pensare alla formazione di nuovi quadri e a coinvolgere nei tavoli di lavoro e decisionali giovani e donne. Con queste ultime abbiamo creato il Gruppo delle cacciatrici Federcaccia, così da meglio coordinare e promuovere le loro iniziative e arricchire le nostre proposte. Credo che lo stesso percorso possa essere fatto per i giovani, il cui impegno e voglia di fare devono essere supportati e valorizzati e le cui competenze, penso ad esempio alla dimestichezza con il mondo dei social, portate a vantaggio della Federazione e di tutto il mondo della caccia. (Fidc)