"Sono passati mesi dalla lettera del Ministero alle Regioni, con la quale si comunicava la mancanza del Piano di Gestione della Tortora. I continui ritardi e le strategie sono pericolosi per gli obbiettivi di conservazione della specie e per la strategia di conservazione che gli stati membri sono chiamati ad attuare". Lo scrive in una nota l'Arci Caccia.
"Tergiversare su questi - continua l'associazione - , fa intendere che non c’è una presa di coscienza delle reali problematiche di conservazione di alcune specie. Incredibile anche la mancata presa di posizione delle associazioni ambientaliste e animaliste, le quali hanno a cuore le sorti della fauna solo nella battaglia ideologica contro la caccia, ma non pongono la stessa attenzione sulle strategie di conservazione, necessarie di tutte le specie considerate in declino".
Arci Caccia invita dunque le associazioni ambientaliste a sottoscrivere la richiesta urgente al Ministro della Transizione Ecologica, nell’interesse comune del raggiungimento degli obbiettivi di conservazione delle specie. Obbiettivo che - sottolinea - oggi travalica gli interessi di parte, che siano quelli dei cacciatori o quelli degli animalisti, restando stella polare tutti i cittadini che anelano alla salvaguardia e conservazione della biodiversità. "Al Ministro chiediamo un’accelerazione sull’approvazione definitiva del Piano di Gestione. Si proceda senza indugi, per il bene di tutti, ma soprattutto per una vera strategia di conservazione delle specie che non rimangano solo carta e adempimenti burocratici, ma si trasformino in azioni concrete per le Regioni" chiude la nota.