Di seguito pubblichiamo l'intervento del tecnico faunistico Francesco Santilli sul tema del controllo del cinghiale tramite sterilizzazione, al centro del dibattito dopo l'emendamento passato in Senato.
IL CONTROLLO DELLA FERTILITÀ: UNA STRATEGIA UTILE ED EFFICACE PER RIDURRE LE POPOLAZIONI DI CINGHIALE?
L’emendamento della recente finanziaria che stanzia 500.000 euro per un progetto di controllo della fertilità delle popolazioni di cinghiale ha comprensibilmente destato sorpresa e perplessità fra le persone interessate a vario titolo al problema della sovrabbondanza degli ungulati selvatici.
Il progetto riguarda l’introduzione in via sperimentale di un vaccino contraccettivo sviluppato dal NWRC, un centro di ricerca del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, per il controllo del cervo codabianca nelle aree urbane. Questo vaccino stimola la produzione di anticorpi che si legano al GnRH, un ormone che induce il rilascio degli ormoni sessuali (estrogeni, progesterone e testosterone). Legandosi al GnRH questi anticorpi riducono l’attività sessuale degli animali che rimangono a lungo in uno stato non riproduttivo (nel cinghiale fino a 6 anni secondo un recente studio, (Massei et al 2013). Il lungo periodo di non riproduzione è sicuramente l’aspetto più interessante di questa tecnologia per contenere specie sovrabbondanti e problematiche come il cinghiale. Tuttavia per valutarne l’efficacia in condizioni reali occorre tenere presente anche altri fattori:
1. Il vaccino deve essere somministrato con una iniezione per cui gli animali devono essere catturati, vaccinati, marcati e rilasciati.
2. Per avere un effetto sulla demografia deve essere vaccinata una percentuale rilevante della popolazione, altrimenti il calo della fertilità viene compensato rapidamente dalla riproduzione degli animali non vaccinati.
3. La popolazione da controllare deve essere “chiusa” cioè non in connessione con popolazioni limitrofe che possono immigrare nella zona e vanificare l’effetto della sterilizzazione.
Per valutare gli effetti di questa strategia è stata effettuata anche una simulazione al computer sulla popolazione di cinghiali della Tenuta di Castelporziano. In sintesi è stato osservato che il controllo della fertilità da solo non è in grado di ottenere una significativa riduzione della popolazione e che occorre sempre ricorrere all’abbattimento per mantenere i cinghiali al di sotto della capacità portante dell’ambiente (Croft et al. 2020).
In pratica si può dire che il controllo della fertilità nel cinghiale, con questo tipo di tecnologia, potrebbe essere solo uno strumento COMPLEMENTARE per ridurre le popolazioni in alcune particolari e LIMITATE situazioni ambientali e gestionali, ma molto difficilmente può rappresentare uno strategia utile per affrontare a livello nazionale il problema di una specie sovrabbondante e problematica come il cinghiale.
Riferimenti:
Massei Giovanna, Cowan Dave P., Coats Julia, Bellamy Fiona, Quy Roger, Pietravalle Stéphane, Brash Matthew, Miller Lowell A. (2012) Long-term effects of immunocontraception on wild boar fertility, physiology and behaviour. Wildlife Research 39, 378-385.
Croft, S., Franzetti, B., Gill, R., & Massei, G. (2020). Too many wild boar? Modelling fertility control and culling to reduce wild boar numbers in isolated populations. PloS one, 15(9), e0238429Redazione Big Hunter. Avviso ai commentatori
Commentare le notizie, oltre che uno svago e un motivo di incontro e condivisione , può servire per meglio ampliare la notizia stessa, ma ci deve essere il rispetto altrui e la responsabilità a cui nessuno può sottrarsi. Abbiamo purtroppo notato uno svilimento del confronto tra gli utenti che frequentano il nostro portale, con commenti quotidiani al limite dell'indecenza, che ci obbligano ad una riflessione e una presa di posizione. Non siamo più disposti a tollerare mancanze di rispetto e l'utilizzo manipolatorio di questo portale, con commenti fake, al fine di destabilizzare il dialogo costruttivo e civile. Ricordiamo che concediamo questo spazio, (ancora per il momento libero ma prenderemo presto provvedimenti adeguati) al solo scopo di commentare la notizia pubblicata. Pertanto d'ora in avanti elimineremo ogni commento che non rispetta l'argomento proposto o che contenga offese o parole irrispettose o volgari.
Ecco le ulteriori regole:
1 commentare solo l'argomento proposto nella notizia.
2 evitare insulti, offese e linguaggio volgare, anche se diretti ad altri commentatori della notizia.
3 non usare il maiuscolo o ridurre al minimo il suo utilizzo (equivale ad urlare)
4 rispettare le altrui opinioni, anche se diverse dalle proprie.
5 firmarsi sempre con lo stesso nickname identificativo e non utilizzare lo spazio Autore in maniera inappropriata (ad esempio firmandosi con frasi, risate, punteggiatura, ecc., o scrivendo il nickname altrui)
Grazie a chi si atterrà alle nostre regole.