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114 comuni tra Piemonte e Liguria rientrano nella Zona infetta PSA


mercoledì 12 gennaio 2022
    
 
 
Sono saliti a 114 (78 in Piemonte e 36 in Liguria) i Comuni inseriti dal Ministero della Salute nella “zona infetta” da Peste suina africana alla luce dei nuovi casi confermati (al momento quattro) e in riferimento alle indicazioni della Commissione Europea.

I 78 Comuni piemontesi, tutti in provincia di Alessandria, sono: Cavatore, Castelnuovo Bormida, Cabella Ligure, Carrega Ligure, Francavilla Bisio, Carpeneto, Costa Vescovato, Grognardo, Orsara Bormida, Pasturana, Melazzo, Mornese, Ovada, Predosa, Lerma, Fraconalto, Rivalta Bormida, Fresonara, Malvicino, Ponzone, San Cristoforo, Sezzadio, Rocca Grimalda, Garbagna, Tassarolo, Mongiardino Ligure, Morsasco, Montaldo Bormida, Prasco, Montaldeo, Belforte Monferrato, Albera Ligure, Bosio, Cantalupo Ligure, Castelletto d'Orba, Cartosio, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Parodi Ligure, Ricaldone, Gavi, Cremolino, Brignano-Frascata, Novi Ligure, Molare, Cassinelle, Morbello, Avolasca, Carezzano, Basaluzzo, Dernice, Trisobbio, Strevi, Sant'Agata Fossili, Pareto, Visone, Voltaggio, Tagliolo Monferrato, Casaleggio Boiro, Capriata d'Orba, Castellania, Carrosio, Cassine, Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Silvano d'Orba, Villalvernia, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Sardigliano, Stazzano, Borghetto di Borbera, Grondona, Cassano Spinola, Montacuto, Gremiasco, San Sebastiano Curone e Fabbrica Curone.

“In attesa dell’ordinanza del Ministero che definirà le misure straordinarie per limitare la diffusione della malattia - osserva l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi - l’Asl di Alessandria sta chiedendo ai sindaci dei Comuni interessati di vietare sul loro territorio l’esercizio venatorio a tutte le specie, rafforzando il più possibile la sorveglianza nei confronti dei cinghiali e dei suini da allevamento. È stata innalzata al massimo livello di allerta la vigilanza sulle misure di biosicurezza nel settore domestico, con particolare riguardo a tutte le operazioni di trasporto e di movimentazione degli animali, di mangimi, prodotti e persone. Questa settimana incontreremo le organizzazioni sindacali agricole per fare il punto sugli sviluppi della situazione sanitaria. Serve la collaborazione di tutti gli operatori del settore per offrire la massima protezione alla filiera produttiva del comparto suinicolo”.

La Peste suina africana è una malattia infettiva altamente contagiosa, tipicamente emorragica, causata da un virus appartenente al genere Asfivirus che colpisce solo i suidi domestici e selvatici causando un’elevata mortalità. Non si trasmette all’uomo, quindi non ci sono rischi per la popolazione. Il virus è molto stabile, rimane infettante per diverse settimane anche nelle carcasse abbandonate sul territorio viene inattivato solo dalla cottura e da specifici disinfettanti.

Sulla vicenda erano intervenuti nei giorni scorsi il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa: “Come in più occasioni richiesto ai Ministeri competenti dal Piemonte, insieme a tutte le altre Regioni, è necessario che le istituzioni preposte riprendano definitivamente in mano la legge 157/92 per adeguarla alle esigenze attuali con una riforma radicale della legge sulla fauna selvatica. Con le norme attuali e la carenza di personale per il controllo non si è più in grado di contrastare il fenomeno della proliferazione dei cinghiali”.

Nel limite delle possibilità concesse, a dicembre la Giunta regionale ha adottato per la prima volta una delibera che estende la possibilità per la stagione venatoria 2021-2022 di applicare dei piani di prelievo numerico-selettivi della specie cinghiale per il periodo compreso tra il 1° ed il 31 gennaio.

“L’intensificarsi dei casi di Peste suina africana in tutta Europa - avevano aggiunto Cirio e Protopapa - deve aumentare l’attenzione delle istituzioni ad ogni livello, anche UE, per tutelare le produzioni zootecniche e l'economia delle nostre aziende, attivando decisioni urgenti che mettano in condizione le Regioni di poter operare su questa annosa criticità”.
(Regione Piemonte)

 

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7 commenti finora...

Re:114 comuni tra Piemonte e Liguria rientrano nella Zona infetta PSA

renzo 1945 I sindaci sono delegati alla salute pubblica infatti essi quando si sfora con lo smog vietano il transito delle auto e mezzi pesanti. Allo stesso modo visto che se anche psa la peste suina africana non è trasmissibile all’uomo e per lui non comporta rischi potrebbe essere portatore. Il motivo è spiegato in questo articolo. La malattia è contagiosa soltanto per suini e cinghiali, e si trasmette attraverso il contatto diretto con gli animali infetti (e i loro escrementi) o, indirettamente, attraverso oggetti contaminati, come attrezzature, veicoli e indumenti, o con la somministrazione ai maiali di rifiuti alimentari contenenti carne cruda infestata dal virus (che resta contagioso da tre a sei mesi). Una pratica comunque vietata dai regolamenti europei dal 1980. “Gli allevamenti allo stato semibrado, con ricoveri all’aria aperta, o quelli familiari privi di muretti o doppia recinzione per difendersi dai cinghiali sono più a rischio contagio” sottolinea Silvio Borrello, a capo della direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute. “Nessun pericolo invece per gli allevamenti intensivi concentrati nella Pianura padana, sottoposti a norme di biosicurezza, dove – puntualizza Borrello – molto difficilmente riusciranno a penetrare i cinghiali”. L’unico rischio qui è rappresentato dall’imprudenza dell’allevatore: “Se rientra da un Paese infettato e non prende le dovute precauzioni per evitare la diffusione del virus; oppure se dà in pasto ai maiali scarti di un panino con salume contaminato” chiarisce il direttore.

da 17/35 12/01/2022 17.34

Re:114 comuni tra Piemonte e Liguria rientrano nella Zona infetta PSA

Dai Luca è arrivata quella che volevi"la PSA"?un vecchio proverbio cita Tanto Tuonò che piovve!!!!

da Fucino Cane 12/01/2022 15.54

Re:114 comuni tra Piemonte e Liguria rientrano nella Zona infetta PSA

Mi sfugge qualcosa. In un momento in cui servirebbe una massiccia presenza sul territorio di cacciatori, per individuare tempestivamente animali malati ed abbatterli, cosa si fa? si pone il divieto di caccia, capisco la braccata, un pò la vagante col cane, ma la selezione che fastidio da ai cinghiali? E comunque come si fa a pensare che i cinghiali stiano fermi in un posto?

da MarioP 12/01/2022 14.14

Re:114 comuni tra Piemonte e Liguria rientrano nella Zona infetta PSA

Ma come può un Assessore regionale dire che l'ASL invita i Sindaci a chiudere la caccia:non mi risulta che sia un potere in mano ai Sindaci perchè altrimenti saremmo nella giungla dei divieti.

da renzo 1945 12/01/2022 11.27

Re:114 comuni tra Piemonte e Liguria rientrano nella Zona infetta PSA

IL PROSSIMO ANNO NEMMENO APRE. PRIMA DI PAGARE ASPETTARE IL 15/9/22.

da ; 12/01/2022 11.11

Re:114 comuni tra Piemonte e Liguria rientrano nella Zona infetta PSA

Aggiungo:ed un modo per creare un altro carrozzone mangiatori tipo"quote latte"

da Mino 51 12/01/2022 10.40

Re:114 comuni tra Piemonte e Liguria rientrano nella Zona infetta PSA

4 casi di animali trovati morti su centinaia di abbattimenti............. tutti sottoposti a controllo sanitario; la cosa puzza e anche tanto. Hanno trovato una misura più efficace del referendum che gli hanno cassato.

da Poveri noi 12/01/2022 9.10