“Entro 36 ore diremo a sindaci e cittadini come comportarsi. Le nostre saranno interpretazioni su quanto deciso dal governo. Poi valuteremo un abbattimento di massa dei cinghiali nella zona rossa e risarcimenti per attività colpite. Ma un vero e proprio quadro della situazione lo avremo solo a fine mese dopo una ricerca delle carcasse nei boschi. Nella nostra ordinanza non andremo comunque a contrastare quello deciso dal governo ma daremo nostre interpretazioni: ad esempio le zone boschive nell’area urbana potrebbero essere rese aperte secondo una interpretazione di Regione Liguria”. Questo quanto dichiarato dal governatore della Liguria Giovanni Toti nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri 17 gennaio, a proposito del focolaio di Peste suina segnalato nel territorio regionale.
Secondo l'assessore all'agricoltura Alessandro Piana, “Verranno fatte battute di caccia selettiva, senza l’utilizzo di cani. Ma le battute dovranno essere organizzate in maniera scientifica. Sia in una zona cuscinetto attorno alla zona rossa, sia all’interno della zona rossa stessa ma in un numero di comuni più ristretti di quelli che attualmente fanno parte della zona rossa stessa”.
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