"A forza di alimentare insofferenza e ostilità nei confronti della caccia e dei cacciatori, tollerando e lasciando impunite ripetute violenze fisiche e atti di vandalismo contro la proprietà (automezzi, capanni regolari e case di caccia) si arriva inevitabilmente ad episodi così barbari da risultare incredibili". Lo scrive in una nota il Presidente Anlc Paolo Sparvoli, commentando ciò che è apparso su “Il Quotidiano Italiano” del 25 gennaio per la firma di Maria Riccarda Scaringi : Brindisi, infastidito dagli spari di un cacciatore lo riduce in fin di vita.
"L’aggressore - scrive Sparvoli - si sarebbe impossessato del fucile dell'uomo e l'avrebbe picchiato selvaggiamente. Non si arresta l’ondata di violenza degli ultimi tempi, questa volta a farne le spese è un anziano signore di 83 anni. Versa in gravi condizioni l’uomo che lo scorso 22 gennaio era stato brutalmente aggredito da un suo vicino di casa a San Michele Salentino nella provincia brindisina, infastidito dal rumore degli spari del fucile con cui l’anziano cacciatore praticava attività venatoria nel podere di sua proprietà. L’aggressore si sarebbe impossessato del fucile dell’uomo e l’avrebbe picchiato selvaggiamente. Era stato da subito posto sottoposto ad interrogatorio in cui si era avvalso della facoltà di non rispondere, gli elementi raccolti dai carabinieri hanno fatto scattare il provvedimento di fermo della Procura per il 53enne belga accusato di tentato omicidio pluriaggravato. La vittima ricoverata presso l’ospedale Perrino di Brindisi versa in condizioni critiche ed è in pericolo di vita.
Questa la cronaca, davvero incredibile di un episodio che rappresenta il degno epilogo di un clima di intolleranza alimentato quotidianamente nei nostri confronti. Ora non resta che attendersi i commenti compiaciuti e ironici di quegli stessi squallidi personaggi che non esitano a gioire quando qualche cacciatore cade vittima di una sciagurata disgrazia, sia essa un infarto, una banalissima caduta o un annegamento nel tentativo di salvare il proprio cane. Se questa è la civiltà degli animalisti, siamo sempre più orgogliosi di essere dei cacciatori.
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