Visto che con il nuovo ministro della transizione ecologica non toccano più pallino, WWF e LIPU se la rifanno con i cacciatori. A stagione appena conclusa, non hanno posto tempo in mezzo per propagare baggianate a un tanto al chilo.
Il WWF (umbro?) parla di attività illegali in tutta la penisola e incursioni degli organi di vigilanza come se i cacciatori fossero i peggiori delinquenti di questa terra, bracconieri incalliti secondi solo a paesi del secondo o del terzo mondo. Citando infine tale Dante Caserta (vicepresidente nazionale) che annovera il nostro mondo fra i principali responsabili della perdita di biodiversità. Perla, quest'ultima, sicuramente suggerita da coloro che fanno di tutto per nascondere le loro malefatte, a più riprese denenciate dagli organi competenti europei e internazionali.
Non è da meno la LIPU, che preconizza una riduzione delle opportunità di caccia per la prossima stagione, già nel calendario della Unione Europea a seguito dell'aggiornamento dei KC, con le nuove date di migrazione degli uccelli oggetto di caccia. Sventolando anche la minaccia della solita procedura d'infrazione, strumento usato ormai da decenni e mai attuato nei confronti della caccia, per nascondere invece le tante decine di milioni di multa che noi tutti dobbiamo ogni anno pagare alla UE per non aver rispettato ben altre direttive su argomenti, quelli sì, che sono la vera minaccia al nostro patrimonio naturale.
Staremo a vedere.
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