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Webinar toscano sulla Psa "evitare il lockdown del bosco"


lunedì 14 febbraio 2022
    
Riportiamo di seguito il resoconto della Confederazione Cacciatori Toscani sul Webina che si è tenuto mercoledì scorso sul tema della Peste suina Africana:

"Sì è svolto il Webinar sulla P.S.A. (Peste Suina Africana), organizzato dalla CCT che ha visto partecipare circa cinquanta dirigenti delle Associazioni Confederate in rappresentanza di tutto il territorio Toscano. Una iniziativa questa fortemente voluta per informare tutto il corpo sociale di una “questione” che non è lontana, ma bensì rappresenta un problema attuale, da affrontare tempestivamente ed in maniera risoluta.

I Lavori della sono stati introdotti da Marco Salvadori, Presidente Regionale Federcaccia Toscana, che ha evidenziato la necessità di intervenire di fronte all’emergenza, senza aspettare che “il peggio" arrivi e ci colga impreparati. Sottolineando infine come anche le Istituzioni Regionali debbano governare con attenzione la situazione, evitando che vengano presi provvedimenti restrittivi locali, inerenti esclusivamente la caccia e le attività ad essa correlate, senza tenere conto del contesto normativo generale.

La parola poi è passata al Presidente Nazionale Federcaccia Massimo Buconi, il quale nel suo intervento ha confermato l’impegno dell’Associazione a livello nazionale, dove centinaia di volontari hanno supportato le squadre d’emergenza regionali nelle operazioni di ricerca e rinvenimento di ulteriori capi infetti nelle zone focolaio. “Quello dei cacciatori è un lavoro prezioso messo a disposizione di tutta la collettività” ha proseguito Buconi, chiudendo poi con un riferimento esplicito di come il volontariato sia sì una risorsa indispensabile nelle fasi di prevenzione della diffusione dell’epidemia, ma anche di come non ci si possa esclusivamente affidare ad esso nella gestione dell’emergenza vera e propria.

IL Dott. Riccardo Burresi (Uff. Segreteria Vicepresidenza Regionale), ha esordito nel suo intervento esprimendo la posizione di contrarietà delle Istituzioni Regionali all’attuazione di misure locali non propedeutiche ad una gestione generale concertata del problema. “La Regione da tempo sta informando e cercando di coinvolgere tutto il mondo interessato” ha proseguito Burresi, non mancando di ricordare di come la caccia in braccata, che quest’anno in Toscana ha portato all’abbattimento di 55.750 cinghiali, sia una risorsa preziosa nelle fasi di prevenzione dell’emergenza; e che il comparto venatorio toscano rappresenta attualmente l’unico interlocutore che abbia risposto all’appello delle Istituzioni ad una collaborazione fattiva al fine di prevenire conseguenze future, che anche dal punto di vista economico, potrebbero essere molto gravi per la nostra Regione. “Dobbiamo lavorare uniti per evitare IL LOCK DOWN DEL BOSCO” ha asserito poi in conclusione del suo intervento.

Ultimo dei relatori prima delle conclusioni è stato il Dott. Alessio Capecci, (Direzione Sanità Regione Toscana), che ha presentato servendosi di alcune slide, un quadro generale dettagliato della situazione generale Nazionale e Regionale. “Devo fare un plauso all’Associazione per l’approccio scientifico alla situazione d’emergenza” Ha esordito Capecci, “Dobbiamo ragionare non in base al fatto “SE” l’emergenza arriverà, ma bensì “QUANDO” arriverà”; evidenziando come la conoscenza del territorio dei cacciatori sia un elemento fondamentale nelle fasi di prevenzione e gestione del contagio, data anche soprattutto l’estrema aggressività del “Genotipo 2” di P.S.A che ci troviamo a contrastare. Ha informato inoltre durante la sua disamina che I laboratori della Regione stanno analizzando ogni giorno circa 4 carcasse di cinghiale provenienti dalle segnalazioni locali, e di come l’individuazione tempestiva delle spoglie infette, sia l’unico elemento a disposizione per circoscrivere ed isolare in tempi utili i territori focolaio ed evitare il diffondersi del virus. Specificando come fin ora le barriere architettoniche rappresentate dalle autostrade, siano state fondamentali nella limitazione della diffusione dell’epizoozia.

“Dobbiamo separate le popolazioni di cinghiale e non sterminarle”, ha proseguito Capecci, specificando come in questo senso agire tempestivamente, anche realizzando infrastrutture come recinzioni laddove si ritenga necessario, sia fondamentale. “Dobbiamo stare davanti alla malattia e non dietro..” ha infine concluso Capecci.

A Tirare le somme al termine della serata è spettato al Segretario Regionale della CCT Dott. Marco Romagnoli, che dopo aver ringraziato tutti i partecipanti, ed in particolar modo i due relatori, ha espresso soddisfazione per gli interventi ricchi di contenuti e spunti attuativi.

“Bene il confronto ma adesso dobbiamo passare ai fatti”, ha dichiarato Romagnoli, che seguendo lo spunto dato dal Dott. Capecci ha dichiarato come l’istituzione di un fondo per la realizzazione di opere preventive, potrebbe essere una prima arma importante da utilizzare per contrastare una deriva che, una volta iniziata, potrebbe essere difficile arginare.

“Come sempre come cacciatori mettiamo a disposizione la nostra esperienza e la nostra conoscenza al servizio della collettività”, la chiusura del Bosco deve essere scongiurata non solo per l’attività venatoria e per quelle ad essa correlate, ma per preservare le molteplici realtà economico produttive del nostro Territorio.

La Segreteria CCT

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6 commenti finora...

Re:Webinar toscano sulla Psa "evitare il lockdown del bosco"

Parole, parole, parole.........soltanto parole.

da bretone 15/02/2022 18.46

Re:Webinar toscano sulla Psa "evitare il lockdown del bosco"

L'importante è creare il fondo così mangiano; poi come già detto dal collega "tutti questi scienziati sono sprecati in itaglia" parlate a nome dei cinghialisti, io che pratico un altra forma di Caccia non sono minimamente rappresentato da voi.

da Svegliaa 15/02/2022 9.38

Re:Webinar toscano sulla Psa "evitare il lockdown del bosco"

Federciccia e CCCP.....vernice rossa per le le facciate .

da 110% 14/02/2022 20.54

Re:Webinar toscano sulla Psa "evitare il lockdown del bosco"

Ovviaaa Frank 44 ....lascialo stare ora che gli sè seccato la gola a forza di dire cazzate !!!

da toscano 14/02/2022 19.55

Re:Webinar toscano sulla Psa "evitare il lockdown del bosco"

Urge il conforto del parere di LUCA!

da Frank 44 14/02/2022 19.43

Re:Webinar toscano sulla Psa "evitare il lockdown del bosco"

Presidente Nazionale Federcaccia Massimo Buconi, mi sembra ovvio . Se i tuoi tirapiedi vanno calpestando per boschi e valli non vedo perché non lo debba fare pure io a meno che il tuoi volino per effetto calci al c@@@@ IL Dott. Riccardo Burresi e che pensavi che ti ci venivano i migratoristi ? Dott. Alessio Capecci, (Direzione Sanità Regione Toscana), E’ un’idea recintare per tempo ma se di notte scappano prima che sia finito e chiuso il recinto? Ricominciamo da capo spostando il recinto? Dott. Marco Romagnoli, Se lo spunto del Dott. Capecci si spunta hai un piano B? Per cortesia parla a nome dei cinghialisti e lascia perdere i cacciatori. Non facciamo come i capi supremi che quando vanno in trasferta parlano a nome degli italiani perché io non li mai votati e mai rappresentano. Parlassero a titolo personale i dei partiti che li hanno eletti.

da tutti questi scienziati sono sprecati in itaglia 14/02/2022 16.46