"E’ di queste ore la notizia che il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana, Sezione Seconda, ha respinto la domanda incidentale di sospensione in merito al ricorso presentato da una associazione venatoria sul decreto dirigenziale della regione Toscana n° 714 del 18 gennaio 2022 inerente il progetto istitutivo dei C.A.V. (Centri di Assistenza Venatoria) Toscani". E' quanto comunica in una nota la Confederazione Cacciatori Toscani.
"Una battaglia questa a nostro avviso futile ed autolesionista - continua il comunicato - , che ha rallentato un progetto che ad oggi rappresenta uno dei veri punti di svolta per tutto il mondo venatorio toscano. Attraverso l’istituzione di questi poli organizzati di assistenza ai cacciatori infatti, il nostro mondo si vedrebbe riconosciuti ruolo e funzionalità da quello istituzionale, dando respiro e prospettiva a numerose nuove opportunità".
La creazione di questi "centri" infatti - spiega CCT - andrebbe a semplificare e snellire molti degli adempimenti burocratici a cui i cacciatori toscani annualmente devono ottemperare per praticare l’attività venatoria, permettendo alle strutture territoriali delle Associazioni venatorie, di svolgere un vero e proprio servizio di “sportello al Cittadino” semplificando non poco la vita a tutti i cacciatori Toscani. Il nostro impegno pertanto continua per proseguire la strada intrapresa a fianco di tutti i cacciatori Toscani".
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