Il Tar di Palermo in accoglimento del ricorso della Lega antivivisezione (Lav) ha sospeso l’abbattimento dei cinghiali all'interno del Parco delle Madonie, precisamente nei comuni di Castelbuono, Petralia Sottana e Collesano.
“Le sospensive del Tar sanciscono l’assoluta illegittimita’ degli atti sindacali - commenta Massimo Vitturi, responsabile nazionale Lav settore caccia e fauna selvatica - . La fauna selvatica e’ patrimonio indisponibile dello Stato e come tale deve essere gestita, nell’interesse di tutti i cittadini italiani che, giova ricordarlo, nella stragrande maggioranza sono contrari alla caccia.”
Secondo la sentenza i provvedimenti decisi dai comuni non sono stati supportati da un'adeguata istruttoria e motivazione, ossia all'interno delle rispettive ordinanze comunali si fa riferimento ad una generica pericolosità dei cinghiali e “non è dato sapere – si legge nel testo della sentenza - quanti siano gli esemplari in questione e, quindi, il loro eventuale sovrannumero rispetto all’ottimale equilibrio ecologico.
Il Tar conferma quanto sostenuto dalla Lav, ossia addirittura che la mancata sospensione del provvedimento adottato potrebbe comportare ad un pericolo per la stessa preservazione della specie animale in questione nel Parco delle Madonie.
L’Ufficio legale della LAV ha annunciato che farà istanza per conoscere ad oggi quanti animali sono stati uccisi chiedendo ai comuni suddetti niente di meno che “il risarcimento dei danni provocati all’Associazione dalle uccisioni illegittime”.