Sembrerebbe che il tradizionale ministero dell'ecologia sia finalmente scomparso in Francia, ma ciò non significa che il Presidente della Repubblica lo abbandonerà, anzi. Probabilmente i problemi saranno distribuiiti fra due ministeri e la stessa Presidenza del Consiglio. Se Emmanuel Macron ha voluto una donna con principi fondamentalmente ecologisti come Primo Ministro, lo ha fatto con la nomina di Elisabeth Borne. Sapendo però che, essendo quest'ultima soprattutto il capo del governo, la stessa sarà assistita per la parte dell'ecologia da altri due ministri.
Agnès Pannier-Runacher diventa Ministro della Transizione Energetica e la sua missione sarà quella di mettere il paese sulla strada giusta per una maggiore sobrietà energetica e meno inquinamento. Amélie de Montchalin diventa ministro della Pianificazione ecologica e territoriale e si occuperà delle questioni ambientali urbane, nei trasporti, per la qualità dell'aria o la promozione di filiere corti e locali per quanto riguarda le questioni dell'approvvigionamento delle derrate alimentari.
In seguito allo scioglimento totale del Ministero dell'Ecologia, sembrerebbe che la caccia dipenda quindi dal Ministero di Amélie de Monchalin, che è il più vicino ad un Ministero della Transizione Ecologica. Questa nuova ministra a priori non ha mai emesso un giudizio sulle attività venatorie e si dovrà quindi attendere per vedere quali azioni verranno messe in cantiere da lei e dal suo staff.
Intanto, secondo indiscrezioni, a guidare il Ministero dell'Agricoltura andrà Marc Fesneau, una buona notizia per tutto il mondo rurale. Al di là delle sue capacità di gestire un tale ministero, è noto che Marc Fesneau è un cacciatore appassionato. Aveva fra l'altro rappresentato Emmanuel Macron all'ultimo congresso della Federazione Nazionale dei Cacciatori Francesi. In particolare, in quell'occasione, aveva annunciato che sarebbero stati forniti aiuti economici alle associazioni locali della caccia per fare fronte al risarcimento dei danni della selvaggina.