Scene di follia a Roma, dove, come annunciato, sono iniziati gli abbattimenti selettivi dei cinghiali nella zona rossa. Alcuni giornali locali riportano foto di animalisti che irrompono nell'area tentando di salvare i cinghiali destinati a morte certa.
Gesti assolutamente incomprensibili dal momento in cui è chiaro a tutti (meno che evidentemente a questi attivisti) che occorre agire in fretta e senza esitazioni per arginare l'infezione. In un momento di emergenza sanitaria (ricordiamo che il virus della Psa è estremamente contagioso e che si diffonde rapidamente tra i maiali) sottrarre esemplari che potrebbero essere infetti è quanto di più insensato e pericoloso si possa fare, oltre che ovviamente costituire un reato. C'è in particolare un video che circola su Instagram che mostra il salvataggio di un piccolo di cinghiale, portato via tra le braccia da un attivista a Valle Aurelia. In altre zone di Roma sono state inscenate manifestazioni di protesta come sit in e flashmob.
Ricordiamo che il piano di abbattimento è stato approvato con apposita ordinanza il 17 marzo scorso alla presenza del prefetto Matteo Piantedosi, del commissario straordinario Angelo Ferrari, dell’assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi, del presidente della Regione Nicola Zingaretti e del sottosegretario alla Sanità Andrea Costa.
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