“È da mesi che si parla di un nuovo piano faunistico in sostituzione di quello vigente redatto molti anni orsono, reso vigente solo in virtù di proroghe su proroghe. La Regione, vantandosi di aurea nuova, in riferimento alla gestione della caccia rischia di scivolare sull’ennesima buccia di banana”, è quanto scrive in una nota il Circolo Amici della Caccia, riportato dal sito strettoweb .
“La Regione Calabria, su iniziativa del dipartimento Agricoltura, ha affidato – tramite il mercato elettronico della pubblica amministrazione – l’incarico di aggiornare e coordinare i piani faunistici provinciali e di redigere quello regionale, che sarà valido per il periodo 2021-2026 e che andrà a colmare un vuoto che si protraeva da oltre 20 anni.” Siamo in prossimità dell’apertura della caccia e anche questo anno si rischia di dover rendere attuale un piano faunistico obsoleto per poter redigere il nuovo calendario venatorio, prestando il fianco ai vari ricorsi delle associazioni anticaccia che sono diventati ormai una costante. Il nuovo piano faunistico in cantiere, da ormai lungo tempo, è necessario per una gestione della caccia sul territorio e per poter attuare quelle migliorie sia del mondo venatorio che di quello agricolo”, rimarca il Circolo “Amici della Caccia”.
Il Circolo Amici della Caccia chiede “l’intervento del Presidente Occhiuto affinché venga espletato da parte degli uffici competenti un obbligo di legge per poter migliorare la condizione del mondo venatorio e nel rispetto di quasi 30.000 cacciatori che pagano la tassa regionale”.
“Finalmente – afferma l’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca Gianluca Gallo –, la Calabria si doterà di un nuovo piano faunistico. Negli anni passati, per gestire l’attività venatoria sono state necessarie una serie di proroghe al vecchio piano, che però non era più al passo con le esigenze dei territori. Oggi iniziamo a stendere le linee guida per regolamentare e rilanciare il settore, nel rispetto assoluto delle normative vigenti e con la massima considerazione per le aspettative di tutte le parti: agricoltori, allevatori, cacciatori ed associazioni ambientaliste”.
“Si partirà – aggiunge Gallo – dall’aggiornamento dei piani faunistici provinciali, che sono propedeutici alla stesura del piano regionale Quest’ultimo è finalizzato tra le altre cose a una pianificazione generale del territorio agro-silvo pastorale calabrese ed alla relativa valutazione di incidenza ambientale. I lavori di studio e di programmazione – conclude Gallo – procederanno in maniera rapida: il piano, stando al cronoprogramma elaborato dal dipartimento, sarà pronto entro fine anno”.