L’Associazione Rurale Calabrese ha ottenuto in incontro con l'Assessore regionale alla caccia Gianluca Gallo al quale ha avanzato le proprie richieste sul calendario venatorio e sulla gestione del cinghiale.
In particolare è stato richiesto di modificare il disciplinare della Caccia al cinghiale riguardo il numero minimo dei partecipanti alla battuta, portandolo ad un minimo di cinque battitori. "Con questa semplice modifica - scrivono dall'associazione - si darebbe la possibilità alle squadre che, nel periodo e nei giorni consentiti alla caccia, hanno meno di dieci battitori disponibili (attualmente il numero minimo per poter effettuare regolarmente la battuta) a svolgere la loro passione offrendo gratuitamente un servizio divenuto ormai essenziale all’intera comunità".
"Chiediamo anche che venga presa in considerazione il problema delle specie nocive che, oltre a causare innumerevoli danni alle colture, è strettamente legato alla diffusione della PSA; le suddette specie, con i corvidi in particolare, cibandosi delle carcasse infette siano veicolatori della PSA.
L'associazione rimarca quanto il cacciatore sia un operatore al servizio di tutta la comunità. A tal proposito il Vice presidente Massimo Belsito, fresco di nomina come monitoratore di beccacce, ottenuto nel corso del 4 giugno tenuto dall’ATC KR2 e promosso dalla Regione Calabria, ha proposto all’Assessore Gallo di istituire un corpo di monitoratori anche per il cinghiale, in modo tale da avere un quadro quanto più possibile chiaro della presenza sul territorio regionale.