Dopo due anni di stop a causa della pandemia, che ha mietuto vittime anche tra gli amici e colleghi dell’AECT, l’Associazione Europea delle Cacce Tradizionali – basti pensare al compianto Presidente Giovanni Bana, deceduto il 19 marzo 2020 – finalmente l’11 giugno di quest’anno, i migliori imitatori del canto degli uccelli silvani di Francia, Spagna e Italia, sono tornati a esibirsi sul palco di un teatro, misurandosi tra loro per aggiudicarsi gli ambiti trofei in palio.
È accaduto a Marsiglia dove, davanti a un pubblico veramente numerosissimo di più di 350 persone (anche questa chiara testimonianza del desiderio di stare insieme e di tornare a vivere una vita più “normale”), i chioccolatori hanno imitato i turdidi delle tre categorie ufficiali, ovvero tordo bottaccio, tordo sassello e merlo, nonché specie a libera scelta nella quarta categoria, quella definita dei “diversi” rispetto alle categorie ufficiali, in ciascuna delle quali le tre specie ornitiche da imitare sono appunto date dal regolamento europeo.
La Francia ha sbancato il montepremi, aggiudicandosi con Christophe Manivet il migliore assoluto nelle tre categorie ufficiali, nonché il trofeo come miglior Paese nella somma di tutti i punteggi ottenuti. L’Italia ha ottenuto un buon secondo posto, la Spagna invece è giunta terza. Grandi soddisfazioni personali per il toscano Paolo Pasqualetti, che ha ottenuto il primo piazzamento nell’imitazione del tordo sassello e per il veterano Claudio Pin, che ha trionfato nella categoria diversi imitando canarino, fringuello e usignolo. Ciò che quest’anno ci ha colpito particolarmente, è stato però ammirare e ascoltare tredici bambini e ragazzi francesi, tutti con età comprese tra gli 8 e i 18 anni, che hanno gareggiato per la prima volta in pubblico. La loro emozione, le note a volte incerte ma piene di passione e di impegno, ci hanno commosso e ci hanno dato speranza che, anche grazie a questi giovanissimi, il mondo rurale e le sue antiche e vibranti tradizioni possono ancora confidare in un riscatto e in una rinascita di fronte all’invadenza di una collettività profondamente cambiata, che sembra non volerne più sapere (anche se, in realtà, i volti dei presenti allo spettacolo lasciavano trasparire tutt’altro sentimento). Il Presidente Bana ne sarebbe stato enormemente compiaciuto, lui che sempre ebbe occhio di riguardo e attenzione a valorizzare la gioventù, anche e soprattutto in ambito ambientale e venatorio. Perfetta l’organizzazione locale curata dall’ANDCTG (Associazione Nazionale di Difesa delle Cacce Tradizionali ai Tordi), col Presidente Eric Camoin e il vice Presidente Stéphane Martucci, coadiuvati da tanti collaboratori. La delegazione italiana era guidata dall’inossidabile sacilese Maurizia Salton insieme ai conterranei Umberto Carcò e Romano Zambon; giudici Ettore Scabin e Graziano Manganelli; concorrenti Paolo Pasqualetti, Camillo Prosdocimo, Francesco Gerlin e Claudio Pin. Sempre emozionante il clima collegiale di amicizia e cameratismo, non da ultimo con gli amici spagnoli di APAVAL, guidati dal Presidente Miguel Angel Bayarri e da Juan Bautista Torregrosa Soler e Vicente Albaro Bachero.
Insomma, un eccellente ritorno per un appuntamento annuale che vide la luce nell’ormai lontano 1998 a Sacile e che la bella cittadina friulana ospiterà nuovamente nell’aprile 2023, in occasione della 750ª edizione della Sagra dei Osei, la più antica fiera degli uccelli a livello mondiale: tutto tornerà dove nacque. Frattanto, prima del campionato europeo, l’AECT si era riunita in assemblea generale, per definire i programmi e le attività a sostegno e promozione delle cacce tradizionali e regionali del nostro continente per il prossimo triennio. Molto significativa, come d’abitudine, la partecipazione di OMPO con il direttore Alexandre Czajkowski e dell’IMPCF con il direttore Jean-Claude Ricci, perché le indagini e gli studi scientifici continueranno a essere caposaldo degli interessi dell’AECT. Studi e sperimentazioni illustrati a loro volta anche dai professori e ricercatori dell’Università di Valencia, Andres Ferrer Gisbert e Juan Manuel Tehureau de la Peña. Altrettanto rilevante, dal punto di vista politico-venatorio, la partecipazione del Presidente e del Direttore della FNC, l’organizzatissima e influente Federazione Nazionale dei Cacciatori di Francia, rispettivamente Willy Schraen e Nicolas Rivet, che hanno voluto testimoniare la vicinanza della Federazione all’AECT e la condivisione degli obiettivi per la cultura rurale e venatoria del Mediterraneo.
Il nuovo Consiglio di presidenza AECT, eletto all’unanimità, è risultato il seguente: Massimo Marracci (I) Presidente; Marc Meissel (F) Presidente onorario; Miguel Angel Bayarri (E), Alvaro Moreira (P) e Joe Perici Calascione (MT) Vicepresidenti; Gilbert Nuvolone (F) Segretario generale; Stéphane Martucci (F) Tesoriere. L’abisso è alle spalle, ora si ricomincia a lavorare… Ad maiora!
(Anuu Migratoristi)