Il leader animalista Paolo Mocavero è stato condannato al risarcimento dei danni per le affermazioni ingiuriose e lesive da lui rivolte ai cacciatori nel corso della trasmissione radiofonica “La Zanzara” trasmessa da Radio 24 nel marzo del 2020. È quanto ha stabilito il Tribunale di Roma evidenziando che “il diritto di critica non equivale al diritto di offesa”.
Gli europarlamentari Lega Marco Dreosto e Massimo Casanova, rispettivamente vicepresidente e componente dell’Intergruppo Caccia e Biodiversità al Parlamento Europeo, esprimono soddisfazione:
“Come rilevano anche le associazioni nazionali di categoria, si tratta di un provvedimento importante, poiché riconosce la tutela della dignità di chi legittimamente esercita l’attività venatoria. Da sempre i cacciatori sono destinatari di commenti offensivi, calunniosi e diffamatori, soprattutto da parte di un animalismo fondamentalista arrogante e in malafede” commentano gli europarlamentari. Casanova aveva sporto formale querela contro le affermazioni di Moavero che, in piena pandemia, aveva affermato “il cacciatore è un uomo di merda, se muore io godo”, “il coronavirus sarebbe una bella cosa, i cacciatori devono morire tutti”.
“L’ultimo a doversi difendere da attacchi insensati e intellettualmente disonesti è stato Roberto Baggio, a cui abbiamo inviato tutta la nostra solidarietà. Oggi, finalmente, i giudici mettono un punto fermo: il diritto di critica non contempla il diritto di aggressione offensiva e volgare. I cacciatori sono una categoria fatta di uomini e donne perbene, che porta avanti le tradizioni di questo Paese e a cui si deve rispetto” concludono gli europarlamentari.