Il Presidente Fidc Massimo Buconi esprimee soddisfazione per l’iniziativa della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che, dice, "questa mattina ha preso posizione sull’emergenza cinghiali sollecitando l’attuazione di provvedimenti – in particolare la modifica della 157/92, che consentano l’ampliamento del periodo di caccia al cinghiale e la possibilità da parte delle Regioni di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette – che ormai da troppo tempo vengono inutilmente attesi e richiesti”.
Durante la conferenza stampa delle Regioni, Federico Caner – Assessore della Regione del Veneto e Coordinatore della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni, come annunciato, ha dato voce alla preoccupazione crescente delle Istituzioni locali nei confronti dell’ormai spropositato numero di cinghiali e delle conseguenze per agricoltura, pubblica incolumità e sanità che questi rappresentano.
“Occorre superare l’oltranzismo di una parte estremista del mondo ambientalista e fare i conti con la realtà e con i numeri dell’emergenza cinghiali” ha affermato Caner, centrando in pieno il vero ostacolo alla gestione di questa come di altre specie problematiche, ma anche della “normale amministrazione” di un patrimonio che è di tutti i cittadini e non solo di una parte che si è autoproclamata sua unica tutrice con diritto di scelta e di veto, anche contro le evidenze scientifiche e la realtà oggettiva.
“Da parte di Federcaccia – conclude Buconi – rinnoviamo come sempre la massima disponibilità su tutto il territorio nazionale a collaborare con le Istituzioni auspicando che l’intervento legislativo invocato quest’oggi in modo chiaro e senza possibilità di fraintendimenti da tutti gli Assessori regionali venga finalmente preso consentendoci di prestare ancor più e meglio quella insostituibile funzione gestionale al servizio di ambiente e società che già, pur fra mille difficoltà e ostacoli burocratici, compiamo”.