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News Caccia

Sicilia. Le associazioni venatorie su seduta Tar


mercoledì 20 luglio 2022
    
 
 
Con un comunicato congiunto, Federcaccia Sicilia, ANUUMigratoristi ed Enalcaccia hanno diffuso le loro considerazioni in merito alla seduta del Tar di ieri, 19 luglio. Questo il testo:

Come già riferito in data 07 Luglio u.s., i nostri legali Avv.ti Accursio Gagliano ed Accursio Augello hanno rappresentato le scriventi Associazioni davanti alla III Sezione del TAR Palermo.

Insieme agli Avv.ti dello Studio Legale Rubino ed all’Avv.to Alfio Barbagallo, ciascuno nei rispettivi interventi ad opponendum, hanno evidenziato i limiti delle istanze proposte dalle associazioni ambientaliste.

La difesa dei nostri Legali, con le memorie difensive presentate, tende a ribadire che il Calendario Venatorio 2022/23 è stato formulato nel rispetto della Legge n.157/92 e della L.R. n.33/97 e soprattutto nel rispetto dei dati scientifici  acquisiti agli atti.

Hanno ribadito che per quanto riguarda il Coniglio selvatico sono stati portati a termine due censimenti e che non vi sono dati scientifici che dimostrino il declino di questa specie e che, inoltre, il prelievo della Tortora risulta perfettamente in linea con il Piano di Gestione Nazionale di tale specifica specie.

I legali, inoltre, hanno documentato con dati tecnici gli esiti sullo studio della migrazione dei Tordi e della Beccaccia dai quali si evince in maniera incontrovertibile che la migrazione pre-nuziale inizia nella terza decade di Marzo a differenza delle associazioni ambientaliste che affermano, inopinatamente, che l’inizio della migrazione avvenga già a partire dal mese di Gennaio.

E’ stato dimostrato, in definitiva, che il Calendario Venatorio è corretto e conforme alle linee guida fornite dalla Comunità Europea.

Restiamo, pertanto, fiduciosi nell’operato dei Giudici del TAR Palermo.
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2 commenti finora...

Re:Sicilia. Le associazioni venatorie su seduta Tar

Caro Gizzi, rispondo al tuo commento perchè in parte lo condivido ed in parte no. Seguo sempre con estrema attenzione le controversie che ormai con cadenza annuale tediano le aperture di caccia. Tralasciando le solite lamentele circa la faziosità e la malafede messa in atto dalle associazioni ambiental-animaliste, dico che è vero che in certi areali il conoglio selvatico si sia rarefatto. Ma è pur vero che nulla si fa per incrementare la presenza di questo splendido selvatico, emblema della caccia siciliana. In primis non si contrastano i nocivi (le volpi, le martore, le donnole e i corvidi la fanno da padroni dai monti ai centri abitati). Per quanto riguarda la coturnice poi, si potrebbe aprire un vero e proprio capitolo a parte, circa la gestione di questo gallinaceo. E' palese che non è stata la caccia a ridurre il numero delle brigate di quest'uccello. E' specie protetta da parecchi anni ormai, ma la sua consistenza non è affatto aumentata, anzi. Dunque è dimostrato che non basta vietarne la caccia per far sì che un selvatico in sofferenza si riprenda. L'ho cacciata per tanto tempo e nonostante i prelievi, ogni anno le ritrovavo in buona quantità. Fino a quando i porci (chiamati cinghiali), non hanno letteralmente invaso le nostre montagne rastrellando ogni angolo di terreno. E senza che nessun organo autorevole, Ispra, Ente parco, si sia mai preocupato e posto il problema di decimare questi invasori che a differenza di ciò che vogliono farci credere gli animalisti, sono un vero flagello. Fatto sta, che nei territori dell'entroterra, ove i porci non hanno attecchito in numero spropositato, le coturnici continuano a proliferare rigogliosamente e ad allietare le albe con il loro canto. Dunque, anzichè rompere i coglioni a noi cacciatori con fandonie puramente ideologiche, i signori animalzisti, si occupassero di risolvere i problemi per tutelare la biodiversità e di riequilibrarla ove questa è minacciata dalla loro incompetenza.

da Hunter74 23/07/2022 1.20

Re:Sicilia. Le associazioni venatorie su seduta Tar

I vari tar delle varie regioni marciano, con leggeri distinguo, verso una linea precisa, quella delle (spesso giustificate) restrizioni ....i conigli in alcune provincie sono abbondanti ma in altre vi sono territori dove è totalmente scomparso. I monitoraggi e i progetti fatti dietro lauti compensi (vedasi progetto life coturnice) sono chiaramente mirati a certi obiettivi, a prescindere dalle effettive realtà in campo....i soldi fanno venire la vista ai ciechi... Comunque il tar, fissando "casualmente" la data decisoria al 19 settembre, farà fare la preapertura e poi magari darà anche un colpo al cerchio

da Gizzi 21/07/2022 18.37