Federcaccia Calabria è intervenuta, scrivendo nell’immediatezza dopo aver appreso in tempo reale circa la modifica di alcune parti del cd. “Disciplinare” di caccia al cinghiale e segnatamente l’elevazione a 25 il numero minimo dei componenti delle squadre.
Con nota inviata ieri sera alla Regione si è manifestato disappunto e stupore rispetto alle notizie che erano trapelate nel pomeriggio, in primis per il metodo, cioè per la modalità di adozione di tale provvedimento, avvenuta contrariamente alle prassi consolidate, in assenza di confronto preliminare e di qualsiasi comunicazione, che in questi casi è sempre avvenuto attraverso la Consulta o comunque con altre modalità partecipative. Federcaccia, ritiene che modifiche così sostanziali e comunque provvedimenti di tale portata necessitino in primis di una discussione e di un confronto, fra l’istituzione con tutti i legittimi portatori d’interesse, e una siffatta modifica, non può certo avvenire alle porte di una stagione venatoria, creando impatti pesanti sull’organizzazione delle squadre, a poco più di un mese dalle iscrizioni, con il rischio certo di generare nocumento e ripercussioni sulla efficacia delle attività di caccia, peraltro con una pandemia di Peste Suina Africana sempre più incombente.
Nel mentre, (come peraltro richiesto coralmente), si condivide il necessario differimento delle scadenze al 12 settembre per ciò che concerne l’iscrizione delle squadre, con la nota si è chiesto vibratamente la revoca o la modifica del Decreto nelle parti ove dispone che il numero minimo dei componenti per le squadre viene elevato a 25, sollecitando al contempo il ripristino della condizione ex-ante, già contenuta originariamente nel disciplinare.
Considerando e osservando altresì, che ove permanesse tale improvvida decisione si andrebbe a generare un’ingiustificata ed anche tecnicamente, incongrua sproporzione fra il numero minimo degli iscritti elevato a 25, con il numero minimo dei partecipanti alla battuta (10).
Federcaccia nell’incontro ufficiale di presentazione del “progetto pilota” di gestione del Cinghiale, avvenuto nella Cittadella lo scorso 13 luglio, ha rappresentato, nell’ambito della più articolata proposta, (ricevendo assenso), la necessità di un provvedimento di riordino complessivo, comunque e necessariamente coordinato con il redigendo Piano faunistico, e in via transitoria, per la stagione attuale, considerata la conclusione dello “Stato di Emergenza” per la Pandemia da Covid -19, in luogo del termine alla deroga introdotta con la Delibera di GR n. 240 del 7.08.2020, si ritornasse alle disposizioni regolamentari di cui alla DGR 551/18, ripristinando il numero minimo dei componenti delle squadre a 20 in luogo dei 15.
Infine Federcaccia richiama Assessorato e Dipartimento, agli impegni assunti tanto in Consulta giorno 3 giugno, quanto a conclusione dell’incontro di giorno 13 luglio, circa l’approvazione del Calendario secondo la proposta presentata congiuntamente alle altre sei Associazioni venatorie regionali, ribadendo la necessità e l’urgenza di un confronto preliminare sul redigendo piano faunistico, avendo già inoltrato da diversi mesi una articolata proposta tecnica.
Federcaccia Calabria
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