La giunta regionale umbra ha preadottato il calendario venatorio 2009 – 2010, un testo che esce rinnovato rispetto alle precedenti versioni, anche grazie al contributo della consulta faunistico venatoria e dell'accesa discussione del mondo venatorio umbro nelle scorse settimane.
“Innanzitutto – ha spiegato l’assessore regionale alla caccia, Lamberto Bottini - va precisato che continua l’impegno delle istituzioni umbre nel favorire un equilibrio tra le varie forme di caccia e nel predisporre provvedimenti più incisivi nel contenimento della specie cinghiale per ridurre in maniera importante i danni all’agricoltura".
Novità per la caccia al cinghiale, la gestione è pensata attraverso un prelievo modulato. Oltre al periodo di caccia dal 18 ottobre al 17 gennaio, sono infatti previsti speciali interventi di contenimento. “Insieme alle Province inoltre – ha dichiarato l'assessore Bottini- si è definito che i contenimenti debbano cadere anche nelle giornate del 20-23-27 settembre e del 1 e 4 ottobre. Per cercare una maggiore sinergia tra queste due modalità (prelievo venatorio ed interventi di contenimento) la Giunta si è impegnata ad apportare alcune modifiche al regolamento regionale n. 34 ‘Prelievo venatorio della specie cinghiale’ per rendere più incisivo ed efficace il prelievo durante la stagione venatoria soprattutto rispetto alle modalità di tabellazione del settore occupato e all’orario di inizio della battuta che sarà anticipato”.
Per quanto riguarda le preaperture sono previste due giornate collocate nel primo giorno utile del mese, mercoledì 2 e nella domenica successiva, il 6. “In questi due giorni – spiega l'assessore - il prelievo è consentito esclusivamente da appostamento ad alcune specie di avifauna tra cui tortora e colombaccio. Per evitare un’ eccessiva pressione sulla specie colombaccio, è stata posta una limitazione di carniere in queste due giornate, a 5 capi”. Bottini ha precisato che «la scelta di proseguire su questa impostazione è dettata dall’opportunità di coordinamento con i calendari delle regioni limitrofe e dall’oramai consolidata scelta condivisa dalla quasi totalità delle Regioni italiane di non effettuare il prelievo alla selvaggina stanziale prima delle fine di settembre».
Un’ulteriore novità è stata introdotta per quanto riguarda l’allestimento degli appostamenti temporanei, sempre nei due giorni della preapertura, con l’obbligo di utilizzare strutture artificiali in tela, facilmente rimovibili e che non creano alcun impatto sull’ambiente.
"Inoltre – ha concluso l’assessore Bottini - è stato previsto un allungamento dei tempi per l’addestramento dei cani nonché un posticipo della chiusura alla lepre al 20 dicembre”.
(Diario del Web)
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