Le Associazioni Venatorie marchigiane Anlc, Enalcaccia e Arcicaccia, intervenute in difesa "ad opponendum" del Calendario Venatorio, in un comunicato congiunto commentano la decisione del Tar arrivata il 14 settembre.
"Il Tar - scrivono - ha in parte dichiarato improcedibile (poiché la questione è già superata in relazione “all’arco temporale già decorso e coperto con precedente decreto cautelare”, emesso dal Presidente del Tribunale senza la previa convocazione delle parti, come consentito dalla legge) ed in parte ha integralmente respinto la domanda cautelare. Ha altresì fissato l’udienza per la trattazione del ricorso nel merito il giorno 11 gennaio 2023.
Le scriventi Associazioni Venatorie prendono atto con molta soddisfazione dell’esito favorevole del procedimento e sottolineano "l’enorme, scrupoloso e serio lavoro fatto dalla Regione in sede di istruttoria di formazione del Calendario Venatorio".
Le associazioni attendono con fiducia l’udienza di merito del giorno 11 gennaio ed auspicano fortemente che, all’esito di tale udienza, la Regione Marche, nella sussistenza delle condizioni tecnico/giuridiche, modifichi il Calendario Venatorio vigente, portando le date di chiusura della caccia ai turdidi, agli acquatici ed alla beccaccia al 30 gennaio 2023".
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