Si è tenuta oggi (30 settembre) a Venezia la manifestazione organizzata dall'Associazione per la Cultura Rurale. Duemila i partecipanti, secondo una nota dell'associazione, a protestare contro la Giunta regionale per aver esposto il Calendario Venatorio alle conseguenze prodotte dai ricorsi al Tar, che con ordinanza del 23 settembre ha sospeso la caccia in Veneto a quasi tutte le specie cacciabili ed ha eliminato la possibilità dei cacciatori del Veneto di poter usufruire di due giornate integrative settimanali per la caccia da appostamento alla selvaggina migratoria nel periodo intercorrente tra il 1 ottobre e il 30 di novembre.
I manifestanti hanno chiesto alla Giunta di porre rimedio ai suoi errori e di emanare una nuova delibera per restituire ai cacciatori del Veneto il diritto di poter usufruire delle due giornate integrative settimanali per la caccia alla selvaggina migratoria nel periodo intercorrente tra il 1 di ottobre e il 30 di novembre. La Giunta regionale del Veneto - si legge in un comunicato dell'Associazione per la Cultura Rurale - ha preso atto delle argomentate richieste avanzate da parte delle Associazioni promotrici della manifestazione e ha assicurato che farà tutto il possibile per emanare una nuova delibera di Giunta che restituisca ai cacciatori del Veneto il maltolto".
I manifestanti hanno già preannunciato che se la Giunta regionale non onorerà gli impegni assunti torneranno in forze a manifestare il loro profondo malessere davanti alle sedi delle Istituzioni regionali.
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