"Quanto emerso evidenzia per l’ennesima volta come sia centrale e determinate il ruolo dei cacciatori nella gestione e nella contemporanea tutela di habitat e specie; se l’Europa ci impone di seguire i piani di gestione per le specie vulnerabili é necessario che gli stati membri ne affidino la gestione alla nostra categoria, la quale non solo ne conosce le necessitá in termini biologici ed ambientali, ma si é sempre spesa nelle attivitá di miglioramento ambientale in forma volontaria e gratuita, con conseguente beneficio di tutta la collettivitá”. E' quanto dichiara l’europarlamentare Massimo Casanova, in merito al convegno a Bruxelles sulle nuove opportunità di gestione dell'avifauna europea.
I numerosi relatori presenti all’evento e gli esponenti delle piú importanti associazioni venatorie a livello europeo, si sono susseguiti esprimendo interventi e dibattiti di livello, mediante i quali sono state sviscerate criticitá e soluzioni per migliorare lo status di conservazione di alcune specie al fine di garantirne il prelievo nel tempo.
Particolarmente apprezzati dai partecipanti, gli interventi del presidente dell’intergruppo Alvaro Amaro e del Vice presidente Alex Agius Saliba, rivolti a difesa del mondo venatorio. Al pari, il Presidente della Federation Nationale des chasseurs, Nicolas Rivet, ha esposto egregiamente il lavoro e gli investimenti messi in atto dai cacciatori francesi, sia nel monitoraggio delle specie migratrici tramite GPS e censimenti notturni, sia per i miglioramenti ambientali effettuati a vantaggio di specie vulnerabili come la tortora selvatica e la starna. Piú rigida la posizione dei rappresentanti di BirdLife e della Commissione europea, che hanno sostenuto la necessitá di una chiusura, anche in forma temporanea, del prelievo venatorio per alcune specie le cui popolazioni hanno subito nel tempo un sensibile calo numerico a livello europeo. Soddisfatto di quanto dibattuto nel corso dell’incontro l’europarlamentare Massimo Casanova, che nella propria nota ha dichiarato “Quanto emerso evidenzia per l’ennesima volta come sia centrale e determinate il ruolo dei cacciatori nella gestione e nella contemporanea tutela di habitat e specie; se l’Europa ci impone di seguire i piani di gestione per le specie vulnerabili é necessario che gli stati membri ne affidino la gestione alla nostra categoria, la quale non solo ne conosce le necessitá in termini biologici ed ambientali, ma si é sempre spesa nelle attivitá di miglioramento ambientale in forma volontaria e gratuita, con conseguente beneficio di tutta la collettivitá”.
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