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News Caccia

Fidc: "una nuova rotta per la sorveglianza dell'aviaria"


venerdì 4 novembre 2022
    
 
Riceviamo e pubblichiamo:
 
Emerge dai dispositivi del Ministero il ruolo dei cacciatori come sentinelle nell’identificazione precoce dei pericoli sanitari per la comunità. Il mondo venatorio può essere parte attiva del sistema di gestione integrata, anche sanitaria, della fauna selvatica

Grazie all’attività di sorveglianza svolta da alcuni cacciatori negli appostamenti fissi per la caccia agli acquatici durante l’epidemia che ha colpito la nostra nazione tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, è stato possibile dimostrare con dati certi e inconfutabili che si possono identificare i virus ad alta patogenicità nell’avifauna selvatica migratrice prima che colpiscano gli allevamenti domestici. Su questa consapevolezza sono stati organizzati durante il 2022 degli incontri tra FIdC, i tecnici del Centro di Referenza Nazionale per l’influenza aviare e il Ministero della Salute, finalizzati a strutturare un’attività di sorveglianza dei virus dell’influenza aviare che sia strumento di allerta precoce per gli enti sanitari. Considerando quanto questo virus ha circolato nel nord Europa durante tutta l’estate, e ancora sta circolando, e l’utilità della sorveglianza negli anatidi cacciati, il Ministero della salute ha disposto che le Regioni possono autorizzare l’utilizzo di volatili da richiamo appartenenti agli Ordini degli Anseriformi e Caradriformi a condizione vi sia strutturata una specifica attività di sorveglianza per la ricerca di virus dell’influenza negli animali cacciati. Questa programmazione è stata condivisa con tutti gli attori che ne devono prendere parte, ivi incluse le associazioni venatorie. 

Ben chiaro è che il Ministero non prevede limitazioni all’utilizzo dei richiami vivi degli ordini degli anseriformi e caradriformi negli appostamenti fissi in caso di riscontro di positività negli anatidi abbattuti, ma richiede una maggior attenzione e monitoraggio negli allevamenti intensivi nelle aree attorno agli appostamenti. La risposta del mondo venatorio è stata come sempre immediata e centinaia di campioni sono stati eseguiti dai cacciatori già nelle prime settimana di ottobre, a dimostrazione di quanto siamo in grado di essere efficaci ed efficienti. 

Rimane una questione aperta relativa all’utilizzo di richiami vivi negli appostamenti temporanei nelle zone a rischio (zone A e B), che è subordinato alla valutazione favorevole della situazione epidemiologica, che purtroppo non è favorevole. Le positività nell’avifauna sono state indentificate e, purtroppo, anche nei domestici.

Una nuova impostazione per quanto attiene la sorveglianza dell’influenza aviare, che passa da una situazione di blocco totale dell’utilizzo dei richiami vivi in tutta la nazione in caso di positività, a un approccio di identificazione precoce e gestione del rischio. 

Emerge chiaramente dai dispositivi del Ministero il ruolo dei cacciatori come sentinelle, di guardiani della fauna selvatica, nell’identificazione precoce dei pericoli sanitari per la comunità. Le nostre azioni sono considerate di pubblica utilità, non solo per quanto attiene la gestione faunistica, ma anche sotto il profilo del monitoraggio sanitario.

Deve essere una consapevolezza generale quindi, che i cacciatori possono essere parte attiva del sistema di gestione integrata, anche sanitaria, della fauna selvatica.

Didascalia

La sorveglianza attiva si attua attraverso l’esecuzione di un tampone tracheale o cloacale a ogni animale abbattuto durante l’attività venatoria. Il campione viene identificato attraverso un modulo di conferimento e conferito all’Istituto zooprofilattico di riferimento anche attraverso il Servizio Veterinario.
 

 
Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro Ambientali

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6 commenti finora...

Re:Fidc: "una nuova rotta per la sorveglianza dell'aviaria"

TOGLIAMO LA ZONA ROSSA LAZIO ROMAAA ATC 1 BASTA. SVEGLIA ASSOCIAZIONI..

da TURDUS 07/11/2022 8.45

Re:Fidc: "una nuova rotta per la sorveglianza dell'aviaria"

Dove mettono le mani questi.... solo disastri portano.Fatevi i ca221 vostri per il bene della Caccia...paladini....sentinelle,....guardiani di staminkia !!!

da Annibale 06/11/2022 22.25

Re:Fidc: "una nuova rotta per la sorveglianza dell'aviaria"

Che ISPRA e gli altri Istituti si facciano carico dei monitoraggi su Aviaria e altre patologie compresa la PSA

da Hubertus 05/11/2022 16.15

Re:Fidc: "una nuova rotta per la sorveglianza dell'aviaria"

E giunta l'ora di mettere le cose in chiaro tra i politici e i cacciatori e questo sopra è un esempio che la strada è giusta e percorribile in modo che la voce unica anche di chi ci governa dica chi sono i cittadini cacciatori, cosa fanno e la strada che bisogna prendere per una MODIFICA urgente della 157. Tutti i cittadini devono sapere che la caccia è attività permessa in tutta Europa e che gli unici a poter gestire selvatici e territorio adatto a loro per il loro incremento sono i cacciatori. Abbiamo bisogno di una 157 legge sulla caccia che dia più agio ai cacciatori di praticare la loro passione senza troppi divieti con più territorio e più libertà. Le associazioni si diano da fare. Un saluto

da Giacomo 05/11/2022 14.32

Re:Fidc: "una nuova rotta per la sorveglianza dell'aviaria"

Bravo Marco. I dati, i campioni ed i riscontri se li deve cercare chi di competenza. Noi andiamo a caccia. Ed abbiamo già abbastanza rotture di balle. Che vada Ispra a crcarsi i campioni da esaminare al posto di scrivere pareri inutili da dietro una scrivania.

da Hunter74 05/11/2022 0.24

Re:Fidc: "una nuova rotta per la sorveglianza dell'aviaria"

quando facciamo comodo siamo sentinelle e guardiani della fauna, il giorno dopo siamo descritti come dei delinquenti ed assassini.... comunque abbocchiamo sempre....

da marco 04/11/2022 19.28