Dalla prossima stagione venatoria in tutte le regioni italiane sarà possibile di nuovo la caccia alle specie migratorie acquatiche utilizzando richiami vivi. Il divieto era stato imposto nel 2005 per il timore della possibilità di diffusione del virus dell'influenza aviaria, un rischio ritenuto del tutto irrilevante oggi anche dagli enti di ricerca e dalle nuove disposizioni Ue. In Italia l'ultimo caso di contagio animale risale infatti al 2006. Un provvedimento che risponde alle richieste inoltrate al governo dal mondo venatorio. Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini che ha firmato l'Ordinanza ha sottolineato l'importanza del provvedimento “L'ordinanza – ha detto in sostanza - va in direzione della tutela di tradizioni che hanno fatto parte dell'identità del nostro paese”. Plaudono i cacciatori e gran parte delle forze parlamentari.
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