Il nuovo Calendario Venatorio approvato dal Comitato Regionale Faunistico è stato accolto con il pieno favore dal presidente di Federcaccia di Cagliari Ignazio Artizzu che ha dichiarato "il Calendario incrementa gli spazi e le specie di caccia. Si guadagnano due giornate in più (quelle di settembre, destinate alla tortora) e due specie che erano state inspiegabilmente vietate, senza alcun supporto scientifico, negli anni precedenti: la tortora e l'allodola, specie migratorie che hanno anche in Sardegna numerosi appassionati. E' un primo positivo segnale della nostra intenzione di restituire ai cacciatori sardi i diritti che negli anni passati sono stati loro negati".
Ma queste novità non piacciono alla parte ambientalista della regione che ha già annunciato un prossimo ricorso al Tar tramite Wwf.
Secondo le associazioni ambientaliste, si legge sul sito del quotidiano Unione Sarda, la delibera risulta "palesemente illegittima", dal momento che, accogliendo le richieste delle amministrazioni provinciali e del mondo venatorio, ripristina la caccia all'allodola, aumenta il numero dei capi abbattibili di cinghiale, reintroduce l'anteprima alla tortora il 3 e 6 settembre, non tenendo conto del decreto ministeriale che fissa precisi divieti di caccia ad alcune specie.