In data 14 novembre il Consiglio di Stato sul ricorso proposto da Wwf Italia Onlus, Lipu Odv, Lega per L’Abolizione della Caccia Lac Odv, Lav Onlus ha ordinato la revisione dell’ordinanza del Tar sul calendario venatorio delle Marche, accogliendo di fatto l’istanza di primo grado degli animalisti che chiedevano il rispetto del parere dell'Ispra sulle date di caccia.
Secondo i giudici infatti appare condivisibile quanto sostengono gli appellanti sul fatto che il Tar avrebbe ritenuto generico (e come tale non legittimante le restrizioni da esso richieste) il parere dell’Ispra. Il che non soddisferebbe l'applicazione del principio di precauzione che deve essere assolto dalle amministrazioni pubbliche.
Da ciò deriverebbe un pregiudizio irreparabile degli interessi portati dalle parti appellanti, anche in considerazione del fatto che l’udienza di merito è stata fissata in data prossima a quella in cui il Calendario venatorio esaurirà la propria efficacia. Da considerare che si tratta di una decisione in fase cautelare, il che significa che il Consiglio di Stato non è entrato nel merito della questione.
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