"L'emergenza cinghiali è esattamente quella che è, una emergenza con gravissime ripercussioni sulla incolumità dei cittadini e sulla tenuta delle attività agricole. Parliamo di danni, per il solo comparto agricolo, stimati in 200 milioni di euro l'anno, che impattano su centinaia di famiglie, aziende e indotto. Registriamo un incidente ogni 48 ore e ancora c'è chi nega l'esistenza di un drammatico tema di pubblica sicurezza". Così in una nota l'On. Maria Cristina Caretta di Fratelli d'Italia, vicepresidente della commissione Agricoltura a Montecitorio
Continua la deputata FdI: "Persino l'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), nel 2021, ha chiesto agli Stati membri di attivarsi per ridurre il numero di capi. Attualmente abbiamo due milioni e mezzo di cinghiali a spasso per l'Italia, totalmente fuori controllo e a fronte di una situazione simile dispiace che i colleghi di opposizione abbiano deciso di mettere da parte anche il minimo barlume di onestà intellettuale riguardo al provvedimento approvato in manovra questa mattina".
"Ricordo che la soluzione prospettata dagli amici della sinistra, l'anno scorso, era lo stanziamento di mezzo milione di euro per sterilizzare i cinghiali, una follia antiscientifica. Sul punto anche il dott. Genovesi di ISPRA ha menzionato a più riprese come l'unica soluzione possibile per il contenimento dei cinghiali sia l'abbattimento, perché sono ormai troppi e fuori controllo. Di questo si parla, di contenimento, non di attività venatoria e lo ribadisco ai colleghi distratti. Siamo in uno scenario di sovrappopolazione e sono proprio questi i contesti in cui si rischia più che mai di rimetterci in termini di tutela dell'habitat e della biodiversità".
Aggiornamento del 23/12, ulteriori comunicati della deputata Maria Cristina Caretta:
Manovra. On. Caretta (FdI), malafede e falsità da opposizioni
“La falsità e la malafede delle opposizioni animaliste ideologizzate minano la credibilità stessa dell’Italia. In ultimo, tra le varie cialtronerie che ormai vanno diffondendosi sul tema, l’intervista al direttore della LIPU rappresenta l’apice delle fake news che in questi giorni stanno trovando terreno fertile nel dibattito e nel giornalismo italiano. Anzitutto è bene che il signor Selvaggi sappia che non sono dirigente venatorio e che l’emendamento approvato in Commissione Bilancio non parla di attività venatoria ed anzi specifica in modo puntuale che l’attività esercitata è di contenimento e non costituisce attività venatoria. In secondo luogo la cialtroneria non ha fine, perché non si parla di fauna protetta, orsi, lupi, e uccelli, ma di fauna selvatica, già menzionata ampiamente nel testo principale dell’art. 19 della legge 157/1992. Per caso questo articolo è finito sotto infrazione nei 30 anni da cui questa legge è in vigore? Non mi pare proprio. Il testo approvato prevede il coinvolgimento di tutti gli operatori in grado di prestare ausilio alle forze responsabili del contenimento della fauna selvatica e quanto detto sui cacciatori rappresenta una falsità pericolosa che diffonde odio e scredita un comparto da sempre al servizio dell’ambiente e della tutela degli habitat e della nostra biodiversità. È evidente che di questi tempi mostrare un minimo di onestà intellettuale, in certi ambienti, costituisca un atto rivoluzionario.”
Così in una nota l’On. Maria Cristina Caretta di Fratelli d’Italia, Vicepresidente della Commissione Agricoltura a Montecitorio
MANOVRA, CARETTA (FDI): SU CINGHIALI NON FARWEST MA BUONSENSO
“Gli editoriali di una certa stampa di opposizione sull’emendamento approvato nella manovra sulla gestione della fauna selvatica sono un’offesa a tutto ciò che il giornalismo dovrebbe rappresentare, seminando panico e fake news. Chi inneggia al far west non capisce che è stata attuata una misura di buonsenso, richiesta dal Paese e con una legittimità politica confermata anche nella scorsa legislatura. Chi parla di spari e guerriglie nelle città contro i cinghiali forse non ha mai studiato minimamente il funzionamento dell’attività di contenimento della fauna selvatica, che si compone di cattura ed abbattimento. Per chi parla di fauna protetta è invece opportuno ricordare che anche Federparchi ha specificato che non ci sono problemi relativi a questa dato che la legge modificata è la n. 157/1992 e non la n. 394/1991. Chi parla di calpestare le risorse del pianeta forse non sa, o fa finta di non sapere, che la sovrabbondanza è tra le prime cause di distruzione e rovina della biodiversità. Questi "simpatici" sapientoni studino prima di seminare panico e disinformazione.”
Così in una nota l’On. Maria Cristina Caretta di Fratelli d’Italia, vicepresidente della commissione Agricoltura a Montecitorio
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