Salve le date di chiusura della stagione venatoria in Lombardia. Il Tar della Lombardia ha infatti respinto definitivamente il ricorso della Lac contro le “Disposizioni integrative al calendario venatorio regionale 2022/2023”. Il ricorso è stato ritenuto infondato perchè la Lac non ha impugnato la Delibera della Giunta che conteneva le integrazioni, ma si è limitata ad impugnare il Decreto della Direzione Generale agricoltura che aveva per oggetto le determinazioni.
La Lac ne contestava diversi contenuti: l'apertura generale il 18 settembre (anzichè il primo ottobre come richiesto da Ispra), carnieri per l'avifauna migratoria, il prelievo di cesena, tordo sassello e beccaccia fino al 19 gennaio. Chiedeva inoltre che venisse sollevata la questione di illegittimità costituzionale della Legge regionale 17/2004 contestando che il sistema regionale lombardo si basa su un piano venatorio cristallizzato nella L.R. 17/2004. Su questo punto però il Tar si esprime segnalando che la legge "presenta profili che potrebbero in ipotesi condurre a uno scrutinio di non manifesta inammissibilità, in relazione alla costante giurisprudenza della Corte Costituzionale sulle leggi-provvedimento regionali che introducono il calendario venatorio in luogo del corrispondente e necessario atto provvedimentale".
Ripercorrendo l'accaduto, il Tar l'8 settembre aveva accolto la domanda cautelare e sospeso il provvedimento nella parte in cui consentiva, per il periodo compreso tra il 18 e il 30 settembre 2022, la caccia alle specie Beccaccino, Frullino, Gallinella d’acqua, Folaga, Porciglione, Germano Reale, Alzavola, Codone, Fischione, Mestolone, Marzaiola, Canapiglia, Tordo bottaccio e Beccaccia, e laddove non prevedeva per il prelievo della Beccaccia il carniere stagionale.
La Regione il 22 settembre disponeva per le specie Beccaccino, Frullino, Gallinella d’Acqua, Folaga, Porciglione, Germano reale, Alzavola, Codone, Fischione, Mestolone, Marzaiola, Canapiglia e Beccaccia, il prelievo venatorio dal 1° ottobre 2022; prevedendo per quest’ultima un carniere massimo stagionale di 20 capi per cacciatore. Per il Tordo bottaccio veniva stabilito il prelievo venatorio limitatamente alla sola forma di caccia da appostamento fisso dal 24/9 al 29/9/2022; escludendo l’impiego di richiami vivi di sassello. Mentre dal primo ottobre si sarebbe tornati alle disposizioni regionali senza limitazioni aggiuntive.
La Lac ha dunque impugnato questa ultima delibera chiedendo la sospensione cautelare in riferimento alle disposizioni sulla caccia al tordo bottaccio con l'accusa di aver eluso la precedente decisione del Tar, vedendone poi accolta l’istanza il 26 settembre con nuovo Decreto del Tar.
Al di là delle sospensioni cautelari ottenute, nulla da fare per tutte le richieste oggetto del ricorso. “Quand’anche venisse pronunciata sentenza di annullamento del decreto n. 8349/2022 - osserva infatti il Tar - , resterebbero in vigore le disposizioni recate dalla D.G.R. 6497/2022 e dalla L.R. 17/200”.
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