Le Associazioni Venatorie dell'Emilia Romagna hanno incontrato l’Assessore all’ agricoltura e alla caccia Alessio Mammi e lo staff tecnico del suo Assessorato al completo, per chiedere di salvaguardare la caccia in tutte le sue forme e valorizzare il volontariato venatorio, senza il quale - scrivono - non sarebbe possibile una gestione faunistica equilibrata con il contenimento delle specie impattanti sull’agricoltura e sull’ambiente.
I Presidenti regionali di Federcaccia, Arcicaccia, Liberacaccia, Enalcaccia, Italcaccia e Anuu hanno posto con determinazione l’attenzione sul futuro Calendario Venatorio 2023/24; la delibera regionale “Dgr 2270_2022 del 19 dicembre 2022” che ha ridotto sensibilmente le opportunità di caccia nel mese di gennaio, non ha soddisfatto il mondo venatorio. E’ necessario - sostengono - che venga garantito ai cacciatori quanto permesso dalla normativa vigente ed in particolare dalla L.157/92.
L’Assessore ha accolto l’esigenza manifestata e ha condiviso la necessità di costruire dei momenti di incontro periodici con il mondo venatorio, per la trattazione degli argomenti che, di volta in volta, dovranno essere affrontati.
Il primo incontro sarà organizzato a breve con al centro dell’attenzione il Calendario Venatorio 2023/24. Dovranno poi essere affrontati altri argomenti quali, la necessità di un comportamento omogeno e coerente con le disposizioni regionali degli S.T.A.C.P. e della Polizia provinciale sul territorio, il Regolamento 1 “Ungulati”, le modalità per poter organizzare gare cinofile in aree protette, una rivisitazione delle regole per esercitare l’autodifesa ed un’attivazione fattibile ed efficace dei piani di controllo.
Le Associazioni Venatorie regionali valutano positivamente l’incontro e sono certe che il lavoro svolto in collaborazione tra il mondo venatorio e la Regione porterà a risultati positivi per la caccia, i cacciatori e la gestione faunistica, con una logica conseguenza di un maggior coinvolgimento e valorizzazione del volontariato venatorio.
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