Basta con la criminalizzazione dei cacciatori, no ai pregiudizi e ai dogmi contro la caccia. Su questi cardini si è basato l’intervento del Sottosegretario all’Ambiente Claudio Barbaro durante il convegno organizzato dall’Europarlamentare Pietro Fiocchi a Bruxelles. Barbaro è intervenuto in video conferenza, impossibilitato a partecipare all’evento a causa di un malanno stagionale.
Ha esordito evidenziando la volontà del Governo nel favorire un’inversione di tendenza a livello culturale rispetto alla decennale delegittimazione dei cacciatori, che, ha sottolineato, ha causato danni, come il progressivo decremento dei praticanti, oltre a innumerevoli incomprensioni e contraddizioni sui temi ambientali. “Dal mio primo giorno in Ministero mi sono trovato a combattere questi aspetti” ha detto, sottolineando la volontà del Goveno di riposizionarsi sui temi venatori senza dogmi e con atti concreti. In parte lo si è già visto con la nuova norma sul contenimento della fauna selvatica e con alcuni atti e ordini del giorno approvati nelle Commissioni. Sulla finanziaria (modifiche introdotte alla 157 su controllo faunistico) ha fatto sapere che è già arrivato un preavviso di infrazione dall'Ue e che sul tema ci sarà una riunione con i colleghi all''Agricoltura e Sanità per capire come rendere operativi gli indirizzi inseriti nella finanziaria.
Nei prossimi giorni verrà inoltre affrontato il tema dell’utilizzo delle munizioni di piombo nelle zone umide. Riguardo alla nuova normativa Ue, che Barbaro ha definito "confusa" dato che non chiarisce i limiti delle zone umide, e "iniqua", in quanto introduce una presunzione di colpevolezza del cacciatore che si trova a passare su aree umide con munizioni di piombo, il Sottosegretario ha annunciato che nei prossimi giorni è previsto un confronto con il comando della Forestale per cercare di capire come applicare con un minimo di flessibilità e tolleranza le nuove regole, cercando di limitarne il più possibile i danni e dare chiarezza ai cacciatori. Una delle soluzioni proposte dal Governo è quella di andare a definire con Ispra la mappatura effettiva delle zone umide dove sarà in vigore il divieto del piombo.
L’altro aspetto su cui il Governo è al lavoro è proprio il ruolo di Ispra nella predisposizione dei pareri sui Calendari Venatori. Barbaro ha fatto sapere che nei prossimi giorni ci sarà un incontro con l’Istituto durante il quale si metteranno sul tavolo entrambi i problemi. Contestualmente si cercherà di far ripartire il lavoro del Comitato faunistico venatorio, rendendolo però più snello e operativo affinchè possa tornare in attività.
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