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Confagricoltura ed EPS: Riconoscere ruolo aziende faunistico-venatorie


venerdì 24 febbraio 2023
    
 
 
La non adeguata gestione di alcune specie selvatiche ha molteplici conseguenze, a partire dalla diffusione di malattie che possono avere gravi effetti sulle attività economiche del settore primario, come recentemente accaduto con la peste suina africana in varie aree d’Italia.

Confagricoltura ed EPS intervengono sulla gestione della fauna selvatica e in particolare sul problema dell’eccessiva presenza di cinghiali. In Italia si contano un milione e mezzo di esemplari che provocano ingenti danni all’agricoltura: la media annuale è di oltre 7 milioni di euro e la stima complessiva, soltanto negli ultimi 7 anni, è di 120 milioni.

Confagricoltura chiede di dare seguito con urgenza a quanto previsto nell’ultima Legge di Bilancio rispetto alle misure di contenimento disposte, e di implementare una strategia di intervento efficace per ridurre la presenza di cinghiali, limitare danni e abbassare il rischio di diffusione di malattie.

Per contenere il numero di cinghiali, secondo le due associazioni - è essenziale aumentare significativamente i prelievi selettivi, concentrandoli soprattutto sulle classi che più incidono sull’accrescimento della popolazione (giovani e femmine) e contestualmente seguire una più corretta programmazione dei piani di abbattimento.

Andrebbero estesi gli strumenti professionali per gli operatori specializzati, abilitati attraverso specifici corsi, per intervenire efficacemente sulla specie attraverso gli attenuatori di rumore, le ottiche di mira a infrarossi o le trappole trasportabili.

Per Confagricoltura ed EPS è indispensabile rafforzare la formazione degli operatori al fine di assicurare efficacia e sicurezza degli interventi, pianificare correttamente i piani di prelievo sulla base delle conoscenze scientifiche più aggiornate, monitorandone poi attuazione e risultati.

E’ necessaria inoltre maggiore attenzione al ruolo delle imprese agricole nella gestione faunistica e faunistico-venatoria, a partire da un adeguato riconoscimento di tutte le attività quotidiane svolte a spese proprie, a beneficio dell’intero sistema della biodiversità e della collettività. (Confagricoltura stampa)
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5 commenti finora...

Re:Confagricoltura ed EPS: Riconoscere ruolo aziende faunistico-venatorie

Eps.. si sveglia per chiudere la stalla ma i buoi sono già scappati..

da Franatuttoqua 26/02/2023 10.39

Re:Confagricoltura ed EPS: Riconoscere ruolo aziende faunistico-venatorie

Concordo con Fine . E in più io toglierei anche la scelta della specializzazione e toglierei anche tutti i vari corsi che si sono inventati . La scelta deve tornare come una volta tra : Zona Alpi o Fuori dalla Zona Alpi ( vagante o di selezione ). Punto . E con la licenza di caccia , devo poter cacciare tutte le specie inserite nell' elenco del calendario venatorio . SENZA TUTTE LE MENATE CHE SI SONO INVENTATE ,!

da La Qualunque 26/02/2023 8.46

Re:Confagricoltura ed EPS: Riconoscere ruolo aziende faunistico-venatorie

I cinghiali basta metterli cacciabili per tutti i cacciatori durante l'annata venatoria in corso e segnare l'abbattimento sul tesserino venatorio ed il problema dell'invasione di questo ungulato si risolve senza troppi giri di parole e polemiche.

da Da fine 25/02/2023 10.06

Re:Confagricoltura ed EPS: Riconoscere ruolo aziende faunistico-venatorie

Mandateci i carabinieri forestali o le guardie del wwf che noi cacciatori ci siamo rotti i maroni di essere sfruttati!

da Mariolino 24/02/2023 12.18

Re:Confagricoltura ed EPS: Riconoscere ruolo aziende faunistico-venatorie

Ma come, non avevano già risolto tutto a natale scorso ? Adesso è colpa della mancanza di infrarosso, poi di Giove Pluvio.

da Demeter 24/02/2023 11.06