Di fronte alle accuse ricevute da Arci Caccia e da Anlc per la presenza all'evento Custodi della biodiversità che ha presentato un progetto di collaborazione fra mondo venatorio e mondo agricolo, Federcaccia risponde con un video su Facebook, evidenziando anzitutto che la difesa dell'articolo 842 non è in discussione, ed elencando i motivi della propria partecipazione a Roma.
"Per contrastare chi ha demonizzato i cacciatori e causato danni incalcolabili alla gestione ambientale e faunistica. Per una gestione scientifica e non ideologica del territorio. Per la tutela e la promozione della nostra cultura venatoria. Per la diffusione del consumo di carne di selvaggina fra la popolazione. Per raccontare l'impegno dei cacciatori nelle scuole e ai giovani. Per la difesa delle nostre tradizioni gastronomiche. Per un ritrovato rapporto fra cacciatori e agricoltori. Per tutto questo, che i cacciatori chiedono da tempo, Coldiretti AB - Agrivenatoria Biodiversitalia, Federparchi e Fondazione Una hanno presentato il loro progetto. Per questo a Roma c'era Federcaccia. Il resto sono solo strumentalizzazioni di chi da qualsiasi cambiamento teme di perdere qualcosa. Cominciate a chiedervi chi ha interesse a far fallire un rilancio della caccia vero e non fatto di promesse. I nemici non stanno sempre solo dall'altra parte della barricata", scrive Fidc invitando a riascoltare le parole di Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti.
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